1. Silvia Tornerà IV - Punire l'impura


    Data: 13/03/2019, Categorie: pulp, Autore: Orlando

    Il grosso cane nero di Silvia pareva essere sulle loro tracce, i suoi rumorosi latrati davano l'impressione che potesse essere dappertutto. Suor Celeste e Caterina corsero sul terreno ancora molle e bagnato dalla pioggia della notte precedente finché non arrivarono alla fine del bosco dove trovarono un grosso acquitrino. Pur di proseguire si avventurarono dentro quel letto melmoso e maleodorante sospinte dalla paura di farsi raggiungere da quell'animale mettendo i piedi nella fanghiglia man mano più alta che arrivo ben presto all'altezza dei loro fianchi. Mentre affondavano piano piano in quel sudicio pantano tenendosi per mano per darsi appoggio a vicenda si guardarono attorno avendo l'impressione che quel terreno paludoso fosse in realtà più grande di come lo videro prima di entrarci dentro, quel melmoso pezzo di terra dava loro quasi l’impressione di poterle inghiottire. Suor Celeste strinse con la mano libera ma sporca il crocefisso che portava al collo affidando il suo destino e quello della sua amica al Signore, non badò al fatto di insudiciarlo sempre più toccandolo. Con la melma giunta ormai a livello dell'ombelico videro finalmente entrambe la sponda da raggiungere per uscire da quella enorme piscina naturale di fango. Avevano entrambe le narici aggredite dall'invadente odore di quell'acquitrino, Caterina pensò che quel fetore non sarebbe più andato via dalla sua pelle e dai capelli se non si fosse fatta una doccia il prima possibile. Per sua fortuna uscirono dal ...
    ... pantano e suor Celeste riconobbe la strada che portava al convento delle Orsoline. Si incamminarono bagnate ed infreddolite, ebbero un certo sollievo a vedere quel grosso e profondo acquitrino ora frapposto tra loro e il terrificante cane di Silvia e si tranquillizzarono un po' mentre il cielo proseguiva a tuonare sempre più nero e pronto a far cadere altra pioggia. La monaca camminò assieme a Caterina guardando quelle nubi che parevano voler tenere in ostaggio le luci del giorno chissà per quanto tempo ancora finchè finalmente non arrivarono alle porte del convento delle Orsoline. Furono accolte dalle consorelle che non appena le videro tutte sporche di fango davanti ai loro cancelli ebbero subito premura di dar loro un cambio d'abito e soprattutto una doccia calda. La prolungata assenza di Suor Celeste fu giustificata visto che era evidente le fosse successo qualcosa durante il ritorno in convento. Ma a sconcertare le sorelle Orsoline fu constatare che Suor Celeste non portava le mutande sotto l'abito monacale tutto lercio di fango avendole tolte durante i turpi giochi erotici imposti da Osvaldo. -*Vi prego di non dire nulla alla Madre Superiora. Le spiegherò tutto io a tempo debito.*- disse la monaca alle consorelle confidando in una sorta di complicità. Due suore accompagnarono alle docce Suor Celeste che non ebbe pudore di spogliarsi al cospetto delle consorelle che però all’improvviso incollarono gli occhi alla sua fregna ancora gocciolante di quella melma che ungeva ...
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