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Silvia Tornerà IV - Punire l'impura
Data: 13/03/2019, Categorie: pulp, Autore: Orlando
... Superiora invece hanno raccontato tutto facendola passare per una poco di buono. -*So cosa stai pensando. Ti senti presa in giro dalle consorelle ma sappi che hanno tenuto le labbra serrate per un po' finché non ho sciolto il loro riserbo con questo....*- disse la badessa mostrandole lo strumento correttivo che aveva legato alla cintola nera come il suo abito. Suor Celeste non lo notò prima perché nascosto fino a quel momento all'ombra della luce della lampada. Era una cinghia spessa e scura di cuoio appartenuta al cardinale Boemi suicidato quasi trent’anni prima proprio quando i suoi loschi traffici vennero alla luce dopo una indagine del Vaticano. All'epoca il convento era uno dei luoghi dove le suore venivano indotte a prostituirsi per aumentare le entrate del convento, quando l'inchiesta vaticana scoprí la verità l'uomo si impiccò usando proprio quella cintura che venne usata da quel giorno in poi come stumento correttivo oltre che come simbolo per non dimenticare quanto successo affinché non capiti più. Suor Celeste conosceva quella robusta cinghia pur non avendola mai vista coi propri occhi prima di allora, sentiva diffondersi alcune volte i singhiozzi di qualche consorella alimentati dai pesanti colpì inferti alle mordide natiche di quelle povere spose di Dio colpevoli anche solo di semplici peccati di gola o vanità. Suor Celeste spesso si coricava nella sua branda con gli occhi velati di lacrime provando empatia per quelle sventurate che stavano facendo ammenda ai ...
... loro peccati. In apparenza le visite della Madre Superiora nelle celle delle suore sembravano essere svolte nella totale riservatezza ma ogni volta i lamenti ed il pianto giungevano ben oltre le quattro mura della cella e la vicina di stanza il giorno seguente difficilmente resisteva ad alimentare il chiacchiericcio con le altre monache. Era insomma una punizione condita con una implicita umiliazione pubblica. Suor Celeste guardò quello strumento correttivo temendo fosse veramente arrivato il suo turno di far sentire i suoi singhiozzamenti a mezzo convento. -*Non aver paura. Se hai la coscienza a posto non hai nulla da temere*- disse Suor Agnese con un tono sorprendentemente materno nonostante stesse avvicinando minacciosamente la cinghia sulla guancia sinistra di lei che volto la faccia intimorita. -*Immagino tu abbia capito cosa voglio vedere.*- disse la Madre Superiora che vedendo suor Celeste esitare poggiò la grossa cinghia sul comodino affianco alla branda di suor Celeste -*Non vergognarti. Qui ci siamo solo tu ed io.*- Suor Celeste si abbassò per raccogliere l'orlo dell'abito nero e lo alzò piano piano scoprendosi le gambe. La Madre Superiora le sfiorò con la mano l'esterno coscia giungendo quasi fino al suo fianco dandole un improvviso sussulto. -*Vedo che porti le mutande.*- disse Suor Agnese accarezzando poi con la stessa mano il tessuto degli slip che coprivano il pube di lei -*Le consorelle con cui ho parlato mi hanno detto che non indossavi mutande quando sei ...