-
Silvia Tornerà IV - Punire l'impura
Data: 13/03/2019, Categorie: pulp, Autore: Orlando
... abbondantemente le sue grandi labbra vaginali. A parte la sporcizia per loro fu evidente come la vagina di suor Celeste abbia un aspetto diverso dalle loro. Spesso di notte loro come le altre suore Orsoline osservavano la loro passera allo specchio domandandosi se le storie che giravano sovente sul sesso femminile potessero essere vere o meno, in convento abbondavano i racconti sussurrati da bocche che mai dovrebbero far parola di certi particolari come la notevole elasticità o la inespolarata profondità della fica, avevano voglia in tante di scambiarsi conoscenze su quella crepa di carne dall'utilizzo così nebuloso ma era sempre troppo l'imbarazzo che impediva anche solo ad una di loro spargere qualche autentico germe di consapevolezza tra le altre suore. Era chiaro anche a due monache inesperte di sesso come loro che la fregna di suor Celeste era troppo poco socchiusa e quando si chinò verso il dosatore della doccia entrambe videro le sue pareti vaginali chiaramente troppo aperte per non aver avuto mai anche solo uno di quei contatti di natura promiscua di cui tanto si favoleggiava dentro le austere stanze di quel convento. Suor Celeste si mise finalmente sotto il getto di acqua calda mentre le due consorelle rosse in viso si voltarono di spalle per darle una parvenza di riservatezza. La sensazione che provò fu davvero inebriante, la vampata di benessere che la colse durante la doccia a casa di Rosa Bosconaro sembrò riproporsi facendole avere un espressione vicina ad una ...
... godereccia beatitudine. La sua mano destra accarezzò le gambe accompagnando l'acqua calda che cadeva lungo le sue cosce. All'inizio fu un gesto innocente quello di aiutare l'acqua a bagnare anche l'interno coscia ma un leggero tocco del dorso della mano contro il suo sesso gocciolante la fece accorgere della trappola in cui stava cadendo proprio successe la notte scorsa. Nella sua mente apparivano immagini di quanto successo un paio d'ore prima nel bosco. Si voltò a controllare che le due consorelle fossero ancora girate di schiena come a voler essere sicura di essere davvero sola per aprire quello scrigno pieno di quei ricordi che ingombravano i suoi pensieri. Sapeva di fare peccato a pensarci ma alcuni di quei momenti sconci vissuti quella mattina non erano solo eccitanti come le sembrarono dapprincipio, erano speciali. Si ricordò dell'imbarazzante giocattolo erotico condiviso con Caterina e d'improvviso nacque in lei la convinzione che quel momento meritò di essere vissuto. L'attimo in cui i loro sederi si sfiorarono dividendo quell'arnese osceno tra le loro vagine fu un momento molto intimo seppur avvenuto con Osvaldo a far da terzo incomodo. Suor Celeste non provò vergogna a giudicare quell'accadimento come un bel ricordo della loro amicizia, decise che avrebbe custodito quell'aneddoto tra i suoi ricordi più cari non appena tornò a guardare le consorelle girate sempre di spalle. Suor Celeste uscì dalla doccia ritemprata. Si mise un velo che avrebbe poi dovuto restituire ...