-
Silvia Tornerà IV - Punire l'impura
Data: 13/03/2019, Categorie: pulp, Autore: Orlando
... arrivata qui con l'altra donna, è vero?*- Suor Celeste avrà anche avuto la coscienza sporca ma di certo non era una bugiarda. -*Si, è vero. Io...*- disse Suor Celeste. -*Sssshhhh.*- la zittì la Madre Superiora -*Taci, non dire altro. Lascia che sua il tuo corpo a parlare per te.*- Suor Celeste non riuscì a vedere molto di ciò che stava succedendo sotto mentre teneva sollevato il suo abito che le impedì di guardare. Poté forse intuire qualcosa dalle ombre che la luce della lampada formava sul muro. Sentì però il gesto improvviso di suor Agnese che le abbassò le mutande con un movimento a dir poco repentino come fa chi prova piacere a cogliere qualcuno in fallo. Suor Celeste iniziò a provare un certo imbarazzo sentendo la parte inferiore del suo corpo nuda inoltre le mani della Madre Superiora non smettevano di toccare il suo interno coscia avvicinandosi sempre di più al suo sesso. Si trattava di una perquisizione corporale in piena regola. Lei non vide le dita di suor Agnese ma poté sentire come stavano scorrendo delicatamente sulle sue grandi labbra dilatandone ogni tanto le pareti. Avrebbe di sicuro scoperto l'imene rotto se non durante il gioco compiuto forzatamente quella mattina assieme a Caterina nel bosco anche prima. Dopotutto dentro al confessionale suor Celeste non diceva proprio ogni cosa dei suoi peccati, aveva dei segreti come tutti. Mentire era certamente sbagliato ma omettere alcuni aneddoti era un'azione secondo lei legittima. Nella cella regnò un silenzio ...
... carico sempre più di ansia da parte di Suor Celeste che si lasciò sfuggire un piccolo impercettibile gemito che si diffuse per la stanza come un suono ben distinto. Suor Celeste arrossí vistosamente serrando la bocca per impedire ad altri eventuali versi di uscire dalle sue labbra, si fece rossa in viso anche per un paio delle dita della Madre Superiora che entravano in modo forse un po' troppo gratuito nella sua vagina stimolando le sue labbra interne. Suor Celeste pregò in silenzio con la mente che formulava almeno un paio di richieste. Sperò infatti che la Madre Superiora non avesse le conoscenze necessarie per capire se la sua fica fosse effettivamente stata oggetto di attività sessuali o meno ma soprattutto a preoccuparla forse ancor di più era il fatto di correre il rischio di bagnare coi suoi umori la mano di suor Agnese tradendo un certo piacere da quella situazione e dimostrandosi ai suoi occhi una viziosa che si eccitava al contatto intimo con un altra donna. Purtroppo sentì quelle due dita continuare a stantuffare piano piano dentro la sua vagina e ben presto si accorse di come la sua cavità intima stesse diventando unta e lubrificata di umori, suor Celeste si vergognò da morire rivolgendo gli occhi verso il soffitto come per cercare l'aiuto di Dio che pareva averla messa di fronte all'ennesima difficile prova. Quando le due dita della Madre Superiora uscirono fradice dalla fregna di lei la monaca si rasserenò un attimo pensando che il peggio fosse passato ma così non ...