1. Guardata dentro


    Data: 14/03/2019, Categorie: Masturbazione Autore: NymohoK, Fonte: EroticiRacconti

    I tacchi mi stavano uccidendo i piedi e le caviglie iniziarono a dolermi. Ferma davanti a quel cancello, osservavo ogni minimo dettaglio ma non avevo il coraggio di premere quel maledetto campanello. Brividi frequenti si scaricavano lungo la mia schiena. Non capivo perchè ero così nervosa. Ero in stallo, non sapevo se superare la soglia o voltarmi. L'indecisione mi stava attanagliando la mente. "Se me ne volevo davvero andare, a quest'ora ero già in auto sulla strada di casa" pensai tra me "Eppure sono ancora qui, da dieci minuti, e non ho il coraggio di citofonare.” Respirai. -Al diavolo..- sboffonchiai tra i denti stretti. Pigiai il pulsante e nello stesso tempo scaricai la tensione espirando rumorosamente. Ormai era fatta. Il portone si aprì. Infondo al marciapiede, una porta in legno scuro era socchiusa. Mi invitava ad entrare. Varcai la soglia annunciando la mia presenza con un balbettante "permesso". Davanti a me si presentò un uomo di bell’aspetto, quel classico uomo di mezza età a cui era stata donata la fortuna di migliorare invecchiando, di diventare affascinante. Si chiamava Flavio, un uomo di quarantasette anni. Il suo aspetto era alquanto giovanile, ad ingannarlo, però, erano le rughette agli angoli degli occhi e qualche capello bianco sulle tempie. Quei segni dell’età lo rendevano interessante. Ciò che mi turbò nel profondo, furono i suoi occhi. Grigi e profondi. Occhi che scrutavano, occhi d’artista. Lo sguardo degli artisti si distingue sempre. Loro non ti ...
    ... vedono, loro ti guardano. Sotto il loro occhio ti senti inerme e spoglia, come quando sei sotto la doccia, nuda, e immagini che qualche balordo entri all’improvviso. Avevo avuto a che fare con vari artisti; solitamente posavo per mostre fotografiche a tema. Ero abituata a quel mondo, l’obbiettivo non mi spaventava. Finiti i convenevoli delle varie presentazione, Flavio mi fece accomodare nel grande salone. L'arredamento era minimale, ma alle pareti regnavano in posa quadri con fotografie di nudo, maschili e femminili, vecchi e giovani. Erano dei ritratti per niente volgari, anzi, sembrava di poter leggere una storia in ogni scatto e allo stesso tempo celavano un segreto. Quel segreto che solo l’artista e loro conoscevano. -Dunque, come ti avevo già spiegato al telefono, quando ho visto le foto della galleria in cui posavi come modella, ho contattato il direttore per sapere chi eri. Hai un viso estremamente espressivo e sarei interessato a ritrarti. -Oh, questo mi fa piacere e sono davvero interessata! -Conosci Terry Richardson? -È per caso quel famoso fotografo che ama ritrarre gente famosa? -Esatto! Ma non solo. Vedi, Terry ha un lato molto.. ambiguo. Se da una parte ha fatto un set a Barack Obama, dall’altra si è fatto fotografare durante un rapporto sessuale con una modella. Niente censure e tutto ben esposto.- Gli occhi di Flavio assunsero una colorazione più intensa, come se si fossero incupiti, se non fosse per quel scintillio che guizzava nel suo sguardo. Forse malizia? ...
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