Guardata dentro
Data: 14/03/2019,
Categorie:
Masturbazione
Autore: NymohoK
... Non capivo cosa volesse da me. Di certo non mi farei possedere da un uomo, farmi fotografare durante l'amplesso per poi essere appesa al muro come un trofeo. Iniziavo a sentirmi a disagio. Una goccia di sudore colò dal collo alle scapole, accarezzandomi la schiena e donandomi un brivido quasi fastidioso da quanto era scomodo in quel momento. L’agitazione stava prendendo il controllo dei miei nervi e notai un leggero vibrare della mano. -Mi sa che abbiamo due concetti ben diversi, Flavio. Io.. -No, aspetta. Non fraintendermi.- mi bloccò frettoloso -Non ti chiedo questo e non lo chiederei mai. Sei una bella ragazza, ovvio, ma quello è Terry, non io. Vorrei solo che ti mettessi a nudo per me, in tutti i sensi possibili. -..in tutti i sensi? -Fatti scoprire, apri te stessa e sii te stessa. Voglio conoscere la parte più interna e segreta, qualsiasi essa sia. Silenzio. "Ah. Tutto qua?!”, pensai. Mi ero agitata per niente e invece dovevo semplicemente fare ciò che ho sempre fatto: posare. Mi accompagnò in bagno, e sul pianale del lavandino vidi che erano stati preparati asciugamani, struccanti e salviette umide. Rimasi perplessa. Mi voltai in cerca di Flavio, per capire cosa dovessi fare. -Non mi piacciono i visi truccati, distorcono l’espressività e i lineamenti. Nuovamente, mi sentii quello sguardo penetrante addosso, lo sentivo attraversarmi dentro. Percepii nuovamente quella dannata sensazione, quella sensazione di non poter scappare ai suoi occhi. Forse aveva anche già capito ...
... chi ero, cosa volevo, i miei desideri più intimi. Mi lasciò sola e mi preparai. Dopo pochissimo, uscii dal bagno con l’accappatoio ben saldo al corpo e con le braccia conserte. Flavio era lì, stava preparando la sua Canon. La stanza era bianca e pulita, ricordava un po’ un ospedale. Il fondale per il set era anch’esso bianco, non mi meravigliai. Slegai il nodo del cordone che mi stringeva addosso quel caldo guscio di spugna, mi schiarii la voce. Flavio voltò verso di me. -Al naturale sei ancora più bella.- ennesimo sguardo -Lascia pure l’accappatoio sull’appendiabiti e quando sei pronta puoi posizionarti sul fondale. Lasciai il mio caldo bozzolo, lo riposi sul gancio. Nuda mi avviai vicino al muro, davanti alla macchina fotografica. Flavio scattò un paio di volte, giusto per correggere le luci e i contrasti. -Sei pronta? Il fotografo mi lasciò libera azione inizialmente. Incentravo tutto sull’espressività e sul movimento. Ero a mio agio e ben presto dimenticai anche gli occhi così profondi di quell’uomo. Quel lieve pudore iniziale andò scemando e iniziavo a sentirmi a mio agio. -Toccati. -Come? -Toccati i seni, il volto o qualunque parte tu voglia. Devi lasciarti andare a te stessa. La richiesta mi lasciò perplessa, ma eseguii lo stesso. Inizialmente le mie movenze erano titubanti ed insicure. Mai nessun fotografo mi aveva chiesto questo genere di posa. La mia mano si incontrò con il seno sinistro. Un seno abbondante, morbido e caldo. La pelle si rizzò a causa del tocco troppo ...