Maschi d'oggi: un culo vergine per uno smartphone...
Data: 14/03/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: RedTales
... E allora? C’è sempre una prima volta. Così impari. Anzi, non mi va nemmeno tanto l’idea di avere tra le mani un verginello, ma mi sei sempre piaciuto e per questa volta me lo faccio andar bene lo stesso.”
“E… e… e il telefonino è mio?”
“Si, te lo porti via dopo. Però segniamo e ogni volta scaliamo...” e proprio in quel momento entrò un altro cliente e la conversazione si interruppe.
“Aspetta, intanto decidi.”
Si diresse verso il nuovo arrivato mentre Michael, quasi sollevato di esserselo levato di torno rimase imbambolato. Non era quasi in grado di ragionare, era tutto così strano. Non si era mai trovato in una situazione simile. La decina di minuti che restò solo la spese a riflettere pensando però a un po’ di tutto in modo confuso e illogico e quando un improvviso: “allora? Hai deciso?” lo richiamò al presente non era giunto a nessuna conclusione ma quello smartphone che gli aveva lasciato in mano era troppo bello e disse a bassa voce “si.”
“E ci voleva tanto? Adesso sono le sei. Vai a farti un giretto e torna per le sette e mezza che chiudo e ci divertiamo un pochino. Se combini di lavarti meglio. Mi piacciono puliti e profumati. Ah! Sei depilato?”
Altra bordata di frasi che echeggiarono nell’aria lontane.
“Si. Cioè no! Ma se vado a casa…”
“Si? No? Ma cosa dici? Ma sei pulito?”
“Si, si.”
“Allora basta. Torna dopo che...”
Entrò una signora e l’uomo lo congedò: “Si, ciao. A dopo.”
Uscì dal negozio come smarrito e camminò per una decina di ...
... minuti fin quando comprese la situazione in cui si era cacciato e finalmente riuscì a pensarci. Stranamente trovò la cosa possibile, soprattutto pensando al telefonino nuovo. In fondo di porno ne aveva visti tanti, anche di gay, e più o meno sapeva cosa fare. Scopate ne aveva fatta solo una con Gloria, ma quella se li faceva tutti a scuola e, a quella festa, era toccato anche a lui mettersi in fila per scoparsela. Seghe tante, ma la sua esperienza, nonostante la spavalderia ostentata spesso, era praticamente nulla.
Alle sette e mezza entrò nel negozio trovando ancora tre persone e Lorenzo intento a servirle. Quando furono uscite tutte l’uomo chiuse la porta, spense le luci e lo invitò ad andare dietro.
“Guarda, oggi proprio non me la sento. Sono in piedi da stamattina e anche se ho voglia sono stanco. Fammi solo un bocchino e facciamo meglio domani.” disse sbottonandosi i pantaloni e tirandosi fuori l’uccello come se fosse la cosa più naturale del mondo. Michael guardò il suo sesso riversato in avanti e circondato dal fitto pelo nero e allungò una mano per prenderlo.
“Bocchino! Ho detto un bocchino non una sega. Me lo fai solo con la bocca. Come cazzo li fai tu i bocchini, con le mani?”
Si piegò in avanti per avvicinare la bocca ma: “ma che cazzo fai? Giù, mettiti giù.”
Si piegò sulle gambe e si trovò con la bocca proprio all’altezza giusta e iniziò a leccare la cappella quasi completamente chiusa nelle pieghe della pelle e, istintivamente cercò nuovamente di ...