1. I tormenti di nonna Marta (parte quarta)


    Data: 17/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala

    ... a titillarle la cappella. Lui mi pose subito le mani sulla testa e trovò naturale dare dei colpi con i fianchi per fare l’amore con la mia bocca. “Oh mamma.. oh mamma.. siii..” Vista la velocità del suo ritmo capii che non era in grado di resistere a lungo, allora mi staccai da lui, mi alzai e mi avvicinai al muro. Gli feci cenno di raggiungermi. Quando lui fu vicino a me, lo abbracciai e gli strinsi una gamba attorno al bacino. Volevo che mi prendesse in piedi, sarebbe stata la prima volta per me e, ovviamente, per entrambi. Gli presi il cazzo con una mano e lo indirizzai verso la mia vagina ormai madida di umori, immediatamente mi penetrò, si aggrappò al mio culo con entrambe le mani e cominciò a scoparmi con un ritmo da centometrista. “Amore, vai più piano, devi durare a lungo.” Ma le mie parole furono vane, era talmente eccitato che in pochi secondi mi riempì della sua sborra calda. Nonostante l’orgasmo appena avuto, la sua erezione non ebbe cedimenti ed io, che volevo godere, subito ne approfittai. Mi sdraia a terra sul tappeto del salotto, aprii le gambe e lo attirai a me. Mi penetrò nuovamente. Ad ogni colpo di reni la sua sborra, che ancora riempiva la mia fica, ...
    ... schizzava sulle mie cosce e sul tappeto. Leo mi baciava, mi massaggiava i seni e soprattutto mi scopava energicamente come piaceva a me. Quando mi avvicinai all’orgasmo emisi dei sordi rantoli di piacere, il mio giovane amante spaventato dalla mia reazione si fermò preoccupato ma il mio movimento del bacino gli fece capire di continuare. A breve anche io arrivai all’orgasmo con forti contrazioni vaginali, tale movimento fece godere per la seconda volta il mio giovane amante che, riempiendomi ulteriormente del suo succo caldo, urlò: “Oh mamma.. mamma sii..” Per qualche minuto restammo distesi sul tappeto con i nostri corpi sudati incollati tra di loro, poi gli chiesi: “Allora Leo, ti è piaciuto fare l’amore con la mamma?” “Oh signora Marta è stato bellissimo!” “Su dai, chiamami Marta o mamma. Vedi che non è stato difficile? Sei quasi pronto! Dobbiamo migliorare solo alcune cose e devi cercare di controllarti di più.” “Signora Marta lei potrebbe insegnarmi come migliorare in queste cose? Magari già domani?” “Amore, non vorrei che diventasse un’abitudine, comunque per adesso hai bisogno di apprendere. Domani va bene, a che ora?” Così aspettai impaziente che arrivasse domani. 
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