1. La pista di El Pito


    Data: 12/10/2017, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... diavolo prese le forme di un cane nero, temibile e con gli occhi lucenti. Cane che successivamente provocò la rispettosa paura degli abitanti della regione. La moglie di Pedro gli era simile come ingordigia di denaro e quando seppe del baratto concordato dal marito, non manifestò opposizione e accettò. Riteneva, sbagliando, che il diavolo le si manifestasse sotto le sembianze di un uomo, magari molto bello, cosa che non le dispiaceva affatto dato che era molto libidinosa. Il diavolo invece la volle prendere sotto le spoglie del cane. La donna si dovette sistemare carponi e il cane le si sistemò sulla schiena. La coprì come una cagna. Lei si senti possedere… la verga entrare e prendere possesso del suo ventre, ingrossarsi ancora e diventare enorme. Ora una strana spossatezza mentale e una immensa libidine la prese. I suoi orgasmi erano continui. Sentiva il seme della bestia scivolarle copioso lungo le cosce. Ore duravano i congiungimenti. Spesso non era solo la vagina della donna a ricevere la verga nodosa della bestia ma anche il suo ano. Il cane pretese di dividere con lei il letto coniugale, mentre il marito doveva accontentarsi di dormire su un giaciglio. La donna viveva momenti di estrema eccitazione, spesso era lei ad eccitare il grosso animale accarezzandolo sul ventre e baciando il grosso membro fino a farlo inturgidire e poi vivere le lunghe ore di amplessi sempre più selvaggi. Altre volte il diavolo la possedeva in sembianze diverse, un caprone o un toro, a volte ...
    ... ancora si manifestava compiutamente e si faceva baciare far le natiche, si faceva adorare. Le volte che la possedeva in quelle sembianze erano quelle di maggior libidine per la donna, non era solo la grossa verga a penetrarla ma anche la lunga coda che le si infilava a fondo nell'ano. Era piena in ambedue le sue aperture e gli orgasmi erano frenetici, non le davano scampo, le prendevano il cervello. Presto la presenza del marito, Pedro Cascante, le venne a noia e chiese al suo amante di farlo sparire. Questo avvenne durante un viaggio, fu aggredito dai giaguari e divorato. Ora era la donna a dirigere i lucrosi traffici, grazie ai suoi poteri asserviva a sé la volontà di chi incontrava, ciò anche usando il proprio fascino perverso. Era molto generosa nel concedere il proprio corpo. Questo sempre in presenza del feroce cane nero che assisteva accucciato nella stanza, guardava la donna fare sesso e godere e appena restava sola la leccava lungamente fra le cosce, la eccitava così in una maniera davvero diabolica per poi montarla fino a sfinirla. Molte sono le versioni sulla sua scomparsa. La più raccontata è che il diavolo, geloso delle attenzioni che la donna rivolgeva ad un uomo, la portasse definitivamente via con se. L’uomo in questione era un nero, schiavo, appena arrivato dall'Africa, della tribù dei Mandingo. Dice sempre la leggenda che la donna si innamorò pazzamente di lui e che il cane si vendicò ferocemente azzannandolo alla gola. Ora una strana atmosfera si prova ...