1. Il ricatto


    Data: 19/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Asdrubalino

    ... alcuni mesi non fossero state più rimesse somme per quell'immobile. A questo punto Giorgio convocò telefonicamente Antonella e sua madre, che gli dissero che sarebbero andate da lui dopo un paio di giorni. L'indomani invece si presentò quello che disse di essere il padre di Antonella: un omaccione alto e grosso, ma gentilissimo: si scusò con Giorgio, spiegò anche lui i suoi problemi economici improvvisi, gli riferì che sia la banca che una finanziaria gli avevano negato un prestito e che sperava di potere riprendere con un nuovo socio l'attività e quindi di far fronte anche ai pagamenti dell'affitto della figlia. In pratica non disse nulla di concreto: pregò solo Giorgio di continuare ad essere comprensivo e di non buttare in mezzo ad una strada la moglie e le figlie. Un paio di giorni dopo si presentò Cinzia, da sola: dimostrò di sapere perfettamente cosa il marito avesse detto a Giorgio e prendendogli le mani e guardandolo negli occhi gli disse, in quell'italiano non più stentato dopo tanti anni in Italia, ma chiaramente forzato: “mi devi aiutare tu, anzi ci devi aiutare, non posso fare dormire le mie figlie sotto un ponte: mio marito se ne frega di noi ed allora aiutaci tu come fossi un marito per me. Io saprò ricompensarti”. Giorgio rimase interdetto: si era preparato ad essere molto duro ed a spiegare che la proprietà non aveva più intenzione di attendere, che doveva andare avanti con lo sfratto. Nulla di tutto ciò gli uscì dalla bocca: rimase stupito non tanto da ...
    ... quella accorata preghiera, che però non aveva nulla di pietistico, ma perchè sembrava quasi un tentativo di aprire una trattativa e lui si immaginò che tipo di scambio Cinzia avesse voluto proporgli. Prese tempo: le disse che aveva bisogno di un giorno per capire cosa si potesse fare, anche parlando con la società: si dettero appuntamento per il pomeriggio successivo. Cinzia, uscendo dall'ufficio di Giorgio, gli disse ancora: “ricordati che ti ho detto che devi sostituire mio marito”. Il che poteva avere tanti sensi ! Giorgio non riusciva a togliersi dalla testa quelle parole: cosa avrà voluto dire Cinzia ? Ci pensò tutta la notte e la mattina seguente ed alla fine decise che avrebbe rischiato di far finta di avere capito qualcosa forse di poco corretto: ma valeva la pena a questo punto approfittare. Non era stato mai uno stinco di santo e men che mai si era fatto scappare occasioni di questo tipo: ora che poteva accadere ? Lui aveva il coltello dalla parte del manico: se si fosse sbagliato, avrebbe avuto tutte le maniere per rimediare e coprire il tutto. Però a questo punto era opportuno rilanciare: se fosse stata quella che lui pensava, l'offerta di Cinzia, non gli bastava certo lei, ma il suo chiodo fisso era Antonella ! Cinzia si presentò all'orario fissato: anche stavolta era sola. Appariva vestita meglio delle altre volte: fusò gialli attillati sotto una tunica colorata, un po' di trucco ammorbidiva i lineamenti di un viso certamente non delicato, capelli sciolti. Era quasi ...
«1234...8»