1. Il meccanico


    Data: 20/03/2019, Categorie: Tradimenti Autore: hardrock65, Fonte: Annunci69

    ... divano e, mentre la teneva ferma, bloccandole le mani poco sopra la testa, le slacciò la cintura e i jeans.
    
    Poi Lei, dicendogli che aveva vinto, lo spinse e si alzò. Era bella e lo guardava senza più sorridere. Si tolse i jeans, poi la maglietta e rimase con addosso solo col perizoma.
    
    Lui la guardò e ripeteva che era bellissima. Poi, anche Marco si tolse i vestiti e lo vidi nudo. Era eccitatissimo, aveva un fisico perfetto, il suo pene era più grosso e più lungo di quello mio; era durissimo e dritto, si notavano anche le vistose venature.
    
    Sofia si sdraiò sul divano con le gambe divaricate; Lui si abbassò su di Lei e i sospiri si udivano sempre più. Notai che le spostò il perizoma per penetrarla; le alzò le gambe, abbracciando le cosce di Sofia e cominciò il coito con dolcezza. Lei, alzando il busto, mise le sue mani sulle natiche di Marco e lo tirava a se gemendo per il piacere. Subito dopo le sfilò velocemente il perizoma e questa volta continuò a sbatterla con più violenza.
    
    Io ero rosso di rabbia, nervoso, eccitato e impaurito. Non sapevo cosa fare ma osservavo con attenzione i loro movimenti. Sofia lo guardava con un'espressione soddisfatta e le disse "dai porcone, fammi vedere cosa sai fare.... dai, dai vienimi dentro" e da lì a poco raggiunse un orgasmo da paura, urlava e ripeteva di continuare a scoparla con forza. Marco la assecondava, mentre io guardavo stupefatto il suo corpo, i glutei muscolosi e tondi. Ad un tratto i suoi movimenti rallentarono ...
    ... progressivamente, fino a quando si fermò e rivolgendo il suo sguardo verso il bacino di lei, sfilando il suo cazzo duro e lucido, vidi lo sperma fuoriuscire dalla vagina ancora aperta di Sofia, mentre altri spruzzi li riversava sul suo ventre. Erano esausti e sudaticci. Lui la baciò e le disse di andare in bagno a lavarsi e in quel momento pensai che forse fosse meglio che me ne andassi.
    
    Mi allontanai di corsa, mi sono messo in macchina e rimasi a vagare per la città per un'ora circa. Mi fumai un intero pacchetto delle mie sigarette.
    
    Ricevetti una sua telefonata che, preoccupata, mi chiedeva dove fossi andato e perché non ero a casa.
    
    Ho riflettuto bene e ho pensato di non dirle nulla. Le dissi che dovevo incontrare un collega per motivi di lavoro e che sarei ritornato presto.
    
    Pensavo e ripensavo. Ero stupito, arrabbiato, spaventato e non so cos'altro mi passava per la testa ma non so ancora perché non ho deciso di interrompere il loro incontro e di lasciare per sempre Sofia. Pensai che in fondo anch'io l'avevo tradita, ma la rabbia di riceverlo, il tradimento, e senza dubbio peggiore dei sensi di colpa.
    
    Quel giorno tornai a casa che ero uno straccio. Lei mi guardò e non disse nulla. Per circa una settimana ci ignorammo, e a letto mi dava sempre la schiena.
    
    Una mattina mi disse di aspettarla che accompagnasse i bimbi a scuola, che al rientro doveva parlarmi. A quel punto pensai che volesse lasciarmi per Marco. Non fu così. Mi disse che voleva essere sincera con me e ...