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Mia figlia Sara
Data: 20/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Scrittore 33
... “dottore” dopo averle lacerato le calze all'altezza dell'inguine e sbrindellato le mutandine di seta le aveva allargato le gambe e il suo volto era immerso nell'inguine di Sara le stava leccando la figa con ingordigia e cattiveria le sue mani artigliavano i suoi fianchi per poi pizzicarle con sadismo le candide cosce ricoperte da brandelli di collant strappato che rendevano la scena simile a quella di un film di kubrick... lei implorava di lasciarla stare di non volere questo rapporto e quando mi vide disse: “Papà aiutami ti prego, digli di smettere ” I suoi violentatori che ancora non si erano accorti di me parlottando fra loro risero sguaiatamente: “Smettila non fare tanto la santerellina, pensa che quella vacca di tua madre l'abbiamo scopata in cinque per un giorno intero era talmente piena di sborra che le usciva da tutte le parti, tanto è vero che rimase anche incinta quella troia e dovemmo pagare noi l'aborto e stasera tocca a te ti faremo lo stesso trattamento." Non so come, ma mi ritrovai fra le mani un attizzatoio del camino cominciai a menare fendenti a destra e a sinistra, quando loro si accorsero del pericolo che stavano correndo scapparono a gambe levate dirigendosi verso le loro auto, non senza prima aver preso la loro dose di legnate. Il trambusto fece accorrere anche gli altri invitati che resi-si conto di quello che era successo si scusarono per quelle persone e si affrettarono velocemente a lasciare la casa.... il mio nervosismo raggiunse l'apice quando ...
... ripensai alla frase detta da uno di loro e mi resi conto in quel momento dell'improvviso distacco avvenuto da quel gruppo da pare di mia moglie. Con lentezza raggiunsi la stanza dove c'era Sara le sue mani convergevano sul volto in difesa di un pianto nervoso e disperato... quando mi vide tese le sue braccia verso me come fanno i bambini quando sono in preda alla paura e vedono nel genitore l'unica ancora di salvezza. Ci abbracciammo il pianto e la paura svanirono in un attimo si strinse a me mi guardo in volto e mi bacio appassionatamente, come tante altre volte in un secondo Sara fu nuda allargò le gambe e si preparò a ricevere il mio sesso dentro la sua pancia, forse il nervosismo, la tensione e l'eccitazione (il fatto di avere visto mia figlia seminuda con altri uomini sopra intenzionati a violentarla mi aveva anche eccitato) contribuì ad avere il pene al massimo della sua potenza e prestanza, con lentezza l'affondai dentro l'utero violando la sua femminilità e mentre eseguivo questa operazione osservavo il suo volto non volevo perdermi ogni minima espressione di godimento che le stavo dando, lei si morse il labbro superiore, la sua vagina non ancora lubrificata le stava provocando un certo dolore al punto che disse: “Papà mi stai sventrando non l'avevo mai sentito cosi grosso e duro” Mentre la scopavo con irruenza il suo volto era teso, nervoso i suoi gemiti in breve tempo si trasformarono in urli la sua fessura s'inumidii di secrezioni vaginali e il mio pene cominciò a ...