1. Mia figlia Sara


    Data: 20/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Scrittore 33

    ... per sistemare le cose come voleva lei, era stata perfetta da vera padrona di casa i nostri ospiti rimasero colpiti da tanta meticolosità e furono prodighi di complimenti nei suoi riguardi. Il gruppo di amici era limitato ad una ventina di persone non tutte accoppiate, alcuni erano single e facevano parte di una ristretta cerchia di amici conosciuti anni prima (tramite mia moglie) perché dedite allo scambio di coppie, amicizie coltivate dalla mia compagna che li frequentava assiduamente nonostante le mie assenze per motivi lavorativi conglobando insieme amicizia e svago sessuale. Sebbene mia figlia fosse l'unica ragazza giovane del gruppo dimostrò di sentirsi a suo agio con i conviviali le cui età spaziavano dai 35 ai 50 anni, lasciandola però incuriosita di come fosse possibile che la familiarità che esisteva fra loro li portasse ad avere un rapporto anche molto intimo al punto di non lesinare baci e carezze più del dovuto. Tutte domande che in un secondo tempo quando il suo sospetto diventò certezza mi vennero sciorinate chiedendomi delucidazioni su queste persone.....in un primo momento fui evasivo e nascosi l'imbarazzo che le sue domande mi stavano creando.... anche perché sarebbe venuta a conoscenza di cose che riguardavano i suoi genitori e la cosa non mi piaceva affatto. Ma a quel punto ritenni che le fosse dovuta una spiegazione più accurata del piccolo mondo che in quel momento le girava intorno e dei peccatucci miei e di sua madre avuti quando lei era ancora piccola ...
    ... e continuati fino all'età' preadolescenziale. Dopo che le fu fatta una perfetta descrizione della relazione intercorsa fra noi e loro Sara ebbe un attimo di smarrimento e con aria interrogativa mi chiese: “Ma papà cosa vuoi dire che loro si sono fatti tutti quanti la mamma?” Non risposi ma il mio silenzio fu come un affermazione. Incredula e sbigottita ripropose la domanda sillabandola. “Ma la mamma se la sono sono chiavata tutti quanti?” Questa volta non mi nascosi dietro la barriera del silenzio e le risposi: “Si tesoro la mamma in quegli anni era molto bella e provocante e quello che doveva essere il gioco di una sera si trasformò in uno svago duraturo e continuativo, ci fu un accordo fra di noi di libertà reciproca senza comunque intaccare la sfera famigliare e soprattutto nel rispetto di quello che era il frutto della nostra unione ovvero te”. Sara ascolto molto attentamente le mie parole e a bruciapelo mi domandò: “Ma tu e la mamma vi amavate?” Fui colto di sorpresa da questo suo quesito e le risposi: “Si tesoro io e la mamma ci amavamo molto però facevamo parte di quella generazione che considerava la promiscuità un antidoto alla noia e alla routine quotidiana”. Sara si allontanò per alcuni minuti chiudendosi in una delle stanze al piano superiore lasciai che meditasse in solitudine su quello che le avevo riferito e raggiunsi gli invitati facendo buon viso nonostante il mio pensiero fosse rivolto a mia figlia. Cercai di accodarmi ai loro discorsi e mitigai il leggero ...
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