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Mia figlia Sara
Data: 20/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Scrittore 33
... mi aveva condizionato e la mia indulgenza le aveva permesso questo suo comportamento non abituale sapendo che poi avrebbe recuperato in breve tempo. Come una bambina felice cominciò a fantasticare su come organizzare la serata come gestire la musica, la disposizione dei vari addobbi natalizi, s-variando da un punto all'altro della casa con una maestria raffinata, rimasi affascinato dalla sua dinamicità con un sorriso la chiamai e lei ancheggiando con aria divertita si avvicinò a me e disse: “Papa cosa vuoi dalla tua piccina” Sapeva divertirmi e divertirsi anche con le battute più innocenti aveva assunto dopo il consolidamento del nostro rapporto una mimica e un' autoironia che riconoscevo solo in parte mia, era comunque una degna attrice di circostanze comiche e di vita, relazionate al momento ed alla situazione magica che stavamo vivendo. La gonna lasciava scoperte solo in parte le gambe lunghe ed affusolate la forma fisica di Sara ricordava molto la bellezza delle statue greche, la baciai sulle labbra trasgredendo al patto che certe effusioni sarebbero avvenute solo dentro le pareti domestiche ma dal momento che oltre a noi non c'era nessuno abrogai in questo caso quella regola per dare sfogo alle mie voglia di maschio eccitato il profumo di sano di pulito dei suoi capelli riempii le mie narici dandomi un senso di dolce appagamento. L'interno della casa era piuttosto freddo perciò usufruendo di alcuni ciocchi di legna vicino al camino accesi un fuoco e nello spazio di ...
... poco tempo l'aria si temperò mitigando la temperatura e creando un alone di calore invitante. Sara sentii il bisogno di essere coccolata si sedette sul divano accanto a me e con malizia volle che la cingessi in un abbraccio che aveva poco di paterno.....guidò le mie mani affinché accarezzarono le forme dei fianchi, lasciò che le mie esplorazioni si concentrassero sulle parti più sensibili del suo corpo agendo in profondità nelle sue parti intime aprendosi e aprendo le sue gambe affinché la stimolazione dei suoi genitali le provocasse piacere. Erano già diversi mesi che il nostro rapporto padre/figlia continuava senza subire particolari scossoni, con l'eccezione di un ritardo nelle mestruazioni di Sara nel mese di Settembre il che, ci aveva messo in crisi (Sara molto meno, anzi quasi nulla) pensando ad un'eventuale gravidanza, l'abitudine di venirle dentro la pancia riempendola di sperma tutte le volte mi aveva condizionato al punto di rischiare continuamente....egoisticamente mi piaceva travasare il mio seme dentro il suo utero e godevo al solo pensiero di vederla con il pancione....ma la paura, il timore e la vergogna mi assalivano ogniqualvolta si presentava il sospetto di poter essere scoperti, facendomi ripromettere di non sfidare cosi apertamente la fortuna....... spinsi affinché Sara si rivolgesse al suo medico che la ponesse in condizione di proteggersi con l'uso di anticoncezionali. La masturbazione di Sara si concluse con un sospiro languido e profondo un bacio ...