1. Schizzi di primavera.


    Data: 20/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: ClubGodo87_II

    ... indice e pollice, tenendoli fermi per poi inglobarli dentro al palato per riscaldarli al contatto con la lingua.
    
    Lui reclinò la testa come a lasciarsi andare completamente. Sempre tenendolo per i testicoli, con la mano sinistra avvicinai il cazzo alla mia gola, senza fermarmi a metà livello come prima. Misi il turbo e arrivai fino in fondo, tanto da provocargli un'esclamazione irripetibile.
    
    Stava letteralmente impazzendo sotto i miei colpi, tanto da chiedermi di togliere i pantaloni e dargli il culo.
    
    Non sapevo cosa fare. La voglia era tanta; troppa. La paura di farmi male mi bloccava.
    
    Decisi di accettare, conscio dell'occasione irripetibile.
    
    Passai la mano destra vicino alla bocca per inumidirla e trasferii un pò di saliva al buco. Lui pensò bene di versarmi mezza bottiglietta d'acqua sul culo, così da essere sicuro di non trovarmi a secco..come il suo furgone in riserva di carburante.
    
    Il getto freddo mi fece irrigidire ma lui mi ordinò di rilassarmi, se non avessi voluto urlare di dolore.
    
    Con due dita, senza chiedere complimenti, cominciò a farmi un ditalino molto energico. Sentivo i suoi polpastrelli farsi strada dentro di me, per far posto a qualcosa di molto più ingombrante.
    
    Visto il poco tempo mi chiese di spalancare ancor di più le cosce, per aprirmi naturalmente a lui.
    
    Così feci. Strisciò la cappella sopra e sotto al buco per poi puntare dritto al mio antro caldo.
    
    Entrò anche qui senza alcuna riserva, facendomi sentire la sua ...
    ... notevole dotazione in un sol colpo.
    
    Il respiro si arrestò per un paio di secondi, tanto forte fu la sensazione di averlo lì. Dentro di me.
    
    Cominciò a cavalcarmi ingroppandomi letteralmente. Avevo la testa contro la lamiera del furgone, ma gli chiesi di andare piano affinchè nessuno dei probabili passanti capisse cosa stava accadendo lì dentro.
    
    Mi tranquillizzò e continuò a scoparmi con vigoria per alcuni minuti ma l'eccitazione non gli permise di resistere tanto. Mi chiese di alzarmi ed avvicinarmi a lui, mi afferrò per i capelli e cominciò a sborrare come una fontana. I suoi getti diventarono fluorescenti, illuminati dal cellulare sempre più bollente tra le sue mani.
    
    Ero pieno di saliva colante dalle labbra e stracolmo di sperma che scendeva dalle tempie come sudore in una torrida giornata estiva.
    
    Si scrollò contro la mia bocca per poi lasciarsi andare ad altri complimenti molto molto spinti.
    
    Disse di riprendermi in fretta e pulirmi con un vecchio panno, probabilmente sporco, che teneva nel furgone. Non avendo molte scelte, per non farmi vedere brutalmente violato in bocca e in culo, lo usai per darmi una riordinata.
    
    Uscii cercando di vedere se qualcuno stesse osservando il corso dei fatti e appena la via risultò libera tornai in gran fretta al tavolo, con il mio amico.
    
    Non sapendo come rispondere ad un'assenza troppo prolungata, inventai una telefonata importante quanto inaspettata. Peccato che avessi lasciato il cellulare nella poltroncina accanto ...