1. Antonella la signora per bene


    Data: 21/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: asterx

    ... discarica. Ma non guardò nulla, le interessava solo che con poche centinaia di euro poteva avere un tetto dove andare. Trasferì li le sue poche cose. Non aveva un parcheggio e ogni volta doveva girovagare per le stradine per trovare un posto. Il lavoro per lei ancora non era arrivato quindi cercava di campare con i pochi risparmi. E' tarda sera di un giorno d'estate, Antonella arriva presso la sua abitazione e cerca un posto per l'auto. Parcheggia, scende ma davanti a se trova due ragazzi alti sui due metri, sudamericani. Le dicono di scendere, il posto è molto isolato e lei bassa di statura si trova davanti questi due armadi.Vestita con un paio di jeans e una camicetta bianca capisce subito le loro intenzioni:�dacci i soldi� le intimano i due, lei titubante prende quel poco che aveva nel portafoglio e da loro 30 euro. Una mega risata esce dalle loro bocche e commentano � ci prendi in giro?�e intanto cominciano ad allungare le mani sul suo culo.Lei dapprima cerca di divincolarsi, ma poi stretta dai due e bloccata dalla sua auto non può fare altro che subire. I due insistono nel palparle il culo sempre più forte. Uno dei due inizia lentamente a tirarle i pantaloni verso il basso, lei cerca di urlare ma viene zittita con una mano. Attorno a lei solo alberi, per terra fango e niente altro. Sa di essere in trappola. Il tipo che le tira i pantaloni verso il basso le ha ormai scoperto mezzo culo mentre da davanti si inizia ad intravedere il suo folto pelo. Uno dei due le fa � be ...
    ... di visto lasci a desiderare, ma mi sa che il tuo culetto ha bisogno di una lezione�. I suoi pantaloni e le su mutandine ormai erano a meta coscia, mentre i due si erano praticamente denudati. Fu fatta appoggiare al cofano dell'auto con il sedere all'insù, e uno alla volta cominciarono a scoparla. Dai occhi di lei cominciavano a scendere delle lacrime e i suoi occhiali si appannavano. I forti colpi facevano muovere su e giu perfino l'auto, mentre lei era oscenemente esposta alle loro voglie. Non faceva nemmeno più resistenza, ma subiva solamente. Fu lasciata li, dolorante, mezza nuda e senza soldi. Quando i due se ne andarono lei scoppiò in un forte pianto. Cerco di rivestirsi e si diresse verso la sua nuova casa. Sali dolorante le scale, le luci non funzionavano e dal sottoscala si sentivano forti odori. Arrivò alla sua porta aprì ed entrò. L'ambiente non era dei migliori, anzi. Si stava quasi pentendo. Aprì le finestre. Le pareti molto fini facevano sentire i rumori degli appartamenti vicini, urla, risate, ma non capiva cosa dicevano. Decise di prendere le sue cose e portarle dentro, ma quando riapri la porta davanti si trovò uomini e ragazzi. Non era certo la festa di benvenuto. Con un italiano stentato dissero: �ma guarda che bella signora è venuta qui, non ci inviti nella tua casa?� lei balbettando disse�veramente stò ancora portando su le mie cose�. Ma loro entrarono sbattendo la porta, e le dissero �non ci interessa delle tue cose, abbiamo visto che entravi e siccome qui ...