Sabrina: una donna che sa ciò che vuole
Data: 22/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: suve
... labbra e tirò fuori uno specchietto per controllarsi il trucco, aggiustandolo con il rossetto.Come Dio volle, arrivammo al parcheggio del locale trovando subito posto ed entrammo, lei in mezzo a noi, e ci sedemmo al nostro tavolo.Al momento dell�ordinazione, con il tono serio di chi descrive un programma stabilito, lei ordinò una carbonara, consigliata dal cameriere, con una frase che mi fece quasi andare di traverso il sorso d�acqua che stavo bevendo:- Con le proteine sono quasi a posto per oggi, pensiamo ai carboidrati �Io e Massimo sapevamo bene cosa intendesse veramente, non il cameriere che prese tutte le ordinazioni e se ne andò lasciandoci alla nostra privacy.Sabrina chiacchierò con noi amabilmente, ricordando le vacanze in Versilia, senza accennare nemmeno una volta a quello che c�era stato tra noi tre, soffermandosi solo su gli aneddoti senza significato. Poi volle sapere della vacanza in Grecia, dei posti che avevamo visitato.- Avete conosciuto qualche bella ragazza? �Con un certo imbarazzo, ma senza entrare nei particolari, sia io che Massimo rispondemmo in senso affermativo. L�arrivo dei piatti fece sospendere un attimo le chiacchiere che ripresero, mangiando, su argomenti senza importanza.Alla fine, portati via i piatti, mentre attendevamo il dolce, Sabrina mi chiese di indicarle i servizi e volle che l�accompagnassi.Giunti nell�antibagno, si accertò che non vi fosse nessuno e mi spinse in quello delle donne chiudendo la porta alle sue spalle e cominciando a ...
... slacciarmi la cintura.- Ho voglia ancora di proteine �Mi disse imboccandomi. Fu un pompino energico, senza delicatezze o virtuosismi di lingua, rapido e diretto allo scopo: Due labbra chiuse sull�asta facendo su e giù, la lingua che martoriava la cappella, una mano a carezzare i testicoli. Arrivai in breve al punto di non ritorno e lì lei se lo tolse un istante di bocca, il tempo di dirmi:- La tua amichetta greca te lo succhiava anche lei così? �E poi fui di nuovo tra le sue labbra scatenate senza riuscire a trattenermi e godendo con quattro o cinque schizzi corposi che ingoiò senza battere ciglio. Credo di essere durato al massimo cinque minuti.Con nonchalance Sabrina si rialzò, si pulì le labbra con la carta igienica e, aperta la porta, mi fece segno di uscire. Mi raggiunse mentre io mi stavo bagnando il volto per riprendermi. Era stata una cosa così inaspettata, rapida e� piacevole, ed io mi sentivo come se un TIR mi fosse passato sopra. Si aggiustò ancora il trucco e mi precedette al tavolino. Lì Massimo mi strizzò l�occhio, aveva capito bene cosa era successo.I minuti passarono veloci e ci ritrovammo in auto diretti al suo albergo, questa volta lei sedeva davanti. Arrivati, scesi tutti e tre per i saluti, ci �apostrofò con parole argute�:- Beh, volete lasciarmi così? �La seguimmo in camera e, appena dentro, lei si tolse velocemente gli abiti di dosso restando con il solo intimo.- Ma bravi i discoli, si fanno succhiare, mi sborrano in bocca e poi vogliono andarsene felici e ...