1. Frankfurt blues


    Data: 22/03/2019, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Autore: aedon

    ... occhi verde intenso, durante la doccia Mara ammirava il suo corpo rotondetto, con due belle cosce tornite e piene ed un seno appena accennato. Beth le raccontava dei suoi due amici Mirko a Malik che le facevano una corte spietata. Ma Mara era distratta, si lavava i denti guardando il proprio seno pieno, grande. I suoi fianchi ancora tonici non aspettavano altro che essere afferrati da mani rudi.��.Zia�.Zia�ma mi stai a sentire ?�.Si svegliò dal torpore, sentiva del liquido colargli tra le gambe, aveva voglia di essere presa e scopata come mai nella mia vita.��.si, si scusami��.quindi dicevi di Malik ?....�.Quando uscirono dal bagno Karl e Chiara li stavano aspettando, Karl era in doppiopetto blu, più pronto per un colloquio che per una preghiera, Chiara indossava un completo scuro, attillato, scarpe lucide con un tacco vertiginoso, un corpetto che stentava a contenere la sua quinta rifatta in una clinica svizzera. Chiara era stata sempre gelosa di Mara e del suo seno, essendo lei più mediterranea in Italia riceveva più attenzioni da parte degli uomini, appena sposata Chiara sembrò volersi prendere una rivincita facendosi ingrandire il seno, ora vestita così, con quel biondo ossigenato osceno sembrava veramente tedesca.Era bella però, la sua bocca carnosa e rossa, marchio di fabbrica delle femmine della famiglia, facevano contrasto con la sua pelle bianchissima e la sua altezza atipica.Beth indossava un giubbetto jeans sopra una minigonna da stupro ed un paio di zatteroni, ...
    ... con allaccio alla schiava, da prostituta di strada, il tutto veniva bellamente rifinito da un trucco da troione di bordello.La �famigliola arrivò in chiesa in perfetto orario, per buona pace di Karl. Durante la celebrazione Beth con una scusa uscì dalla chiesa, girata a destra del colonnato imboccò una porticina rossa. Il teatro della chiesa, scarsamente illuminato da un faro penzolante al centro della grande sala era enorme, file e file di sedie vuote sparivano nella penombra.Beth chiamò.� Hei Malik dove sei ?.....�.Il ragazzo sbucò dal buio abbrancandola da dietro con affetto, lei si scostò sorridendo.�..guarda che mica siamo fidanzati, che sono queste confidenze�..�.��dai Beth, così mi fai impazzire�.mi hai fatto venire qui�cosa vuoi allora ?�.��ti volevo chiedere se pomeriggio mi aiuti a portare a termine quella serie di equazioni che dobbiamo consegnare domani�lo sai che di matematica non ci capisco niente��.Malik si rabbuiò :��Beth lo sai che oggi ho la finale del torneo di scacchi�.�.�allora se proprio non vuoi�.�, fece lei passandosi la lingua sul labbro superiore, le sue labbra carnose erano invitanti, Malik non poteva fare a meno di desiderarla.��uff, sei un macello lo sai ? Te ne approfitti perché sai che non ti posso dire di no��.La ragazza gli girò intorno, sorniona, Malik le piaceva, lo abbracciò da dietro anche lei, le sue mani, smaltate di nero, scesero verso la cerniera del ragazzo, la abbassò, la sua mano frugò nei pantaloni tirando fuori il suo uccello, già ...
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