1. In campeggio con mio cognato


    Data: 23/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: chupar

    ... labbra fino in gola, senza impedimenti. Lo sentii sussurrare: “Porca puttana!”
    
    Poi godetti della piacevole sensazione di quel cazzo pulsante che si lasciava succhiare piacevolmente. Mentre lo poppavo con impegno, la mia eccitazione aumentò. Sentii il desiderio di averlo dentro e mi staccai da lui. Mi girai, aprii le natiche con le mani e lo fissai in modo eloquente.
    
    Lui mi sembrò un attimo indeciso: “Mi sembra inutile chiederti se sei vergine!”
    
    - Non lo sono da un po’…”
    
    - “Cazzo! Sono nato nella generazione sbagliata. Con tua sorella non ci sono riuscito manco dopo due anni di fidanzamento a farla scopare con me!”
    
    - “Se la conosco, non ci riuscirai mai veramente a farla scopare! La troia di famiglia sono io, mi sa.”
    
    Quindi, mi distese sul lavello e si mise a leccare stupendamente la mia voracità anale che stava schiumando in maniera sconvolgente. Mi leccò e succhiò portandomi a uno stato di estasi. Dopo un momento, mi sollevò, mi mise in posizione e mi appoggiò il suo uccello tra le chiappe.
    
    - “Vado? Sicuro?”
    
    Lo afferrai per i capelli e lo tirai verso di me, implorandolo di scoparmi senza pietà.
    
    Lui mi sorrise e me lo piantò dentro lentamente. Appena appoggiò la cappella sul buchetto, questo si aprì, lasciandolo entrare agevolmente.
    
    - “Cazzo! Come sei aperto! Ma quanti ne hai presi per essere così spanato?”
    
    Non gli risposi. Ero intento a godere del piacere di sentirmi limare il culo a pelo. Iniziò a spingere più in profondità. Dopo un po', ...
    ... persi ogni freno inibitore, ansimavo e gli dicevo frasi spezzate. Tutto il mio corpo vibrava ad ogni colpo di cazzo.
    
    Spinse ancora più in fretta e più in fondo. Senza fermarsi, facendo sbattere le palle tra le mie chiappe e gocciolando sudore sulla mia schiena. Era un toro, veramente. Mi scopò con tale bravura che venni una prima volta stupendamente.
    
    Mi guardò meravigliato come a chiedermi se fosse tutto finito così. Sentimmo la voce di due tedeschi che si avvicinavano alle docce. Lo spinsi nel gabbiotto del cesso, dove si sedette. Lo scavalcai e m’infilai il suo cazzo che, in quel momento, mi sembrò anche più grosso dentro di me. Lo sentii scivolare agevolmente fino in fondo. Sentii la punta appena lambire l’attaccatura del mio intestino e solleticarlo in maniera piacevole. Era fantastico sentire il suo corpo maschio a contatto con il mio, le nostre cosce sudate, le sue lebbra che mi succhiavano i capezzoli come se fossi stato la sua donna. Oscillavo avanti e indietro come un forsennato per farlo godere in fretta, per paura che mia sorella ci scoprisse, mentre dentro di me il suo cazzo mi sbatacchiava come una campana.
    
    Lo baciai con passione e venni di nuovo schizzando sul suo torace scolpito e peloso. Lui mi sorrise compiaciuto, mi afferrò i fianchi e incominciò a pomparmi più forte fin quando non mi venne dentro finalmente con una sana ed abbondante sborrata.
    
    Mi sollevai da lui con il fiatone. Un rumore osceno fece colare lo sperma dal mio ano. M’inginocchiai, ...