Etero quasi convinto
Data: 23/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: nh-paul
... c’era né la necessità di chiederlo, né di rispondere ma solo una gran voglia di agire. Non volevo staccarmi dal ciuccio, era troppo bello succhiare quel bastone di carne, e poi l’idea che appartenesse a un eterosessuale lo rendeva ancora più stimolante.
D’improvviso però, Paolo mi ha sollevato per le ascelle, si è guardato intorno per cercare un punto d’appoggio, ha visto il tavolo della cucina, mi ha spinto, accompagnandomi verso di esso, costringendomi ad allargare le gambe con i suoi piedi e ad appoggiare le braccia sul tavolo. Poi mi ha abbracciato da dietro ed ha iniziato a leccarmi dietro le orecchie, sul collo, sulla faccia; io tiravo fuori la lingua, semi voltato, sperando di incrociare la sua. Le sue mani mi tenevano stretto il petto, sopra la T-shirt che indossavo e strizzavano i capezzoli, poi scendevano lungo l’addome, si infilavano ad altezza vita dei jeans e poi mi sfilavano la maglietta lasciandomi a torso nudo. Paolo ha così iniziato a leccarmi e a riempirmi di saliva ogni millimetro della schiena, intanto pastrugnava ancora i capezzoli e la pancia, cominciando a slacciare la cintura e la patta dei pantaloni. Mi ha poi slacciato le stringhe delle nike, me le ha sfilate, mi ha tolto i calzoni e mi ha lasciato in mutande, proseguendo a leccarmi dappertutto. Il mio uccello era completamente duro e lui me lo palpava senza (ancora) togliermi i boxer neri attillatissimi, che lui ogni tanto penetrava con le dita facendomi sobbalzare con brividi di piacere. Le dita ...
... percorrevano il perianale, sfiorando il buchetto, l’inguine e solleticavano l’asta e la cappella, che ad ogni sollecitazione si stava bagnando in modo progressivo. MI sentivo mordere dolcemente e con forza le chiappe “Dio che bel culo! Lasciamelo ammirare!”, io ero muto come un pesce, gli lasciavo fare e dire tutto quello che voleva, mi sentivo rapito dalla prodezza con cui faceva qualunque cosa. Io stavo sempre in piedi, appoggiato a quel tavolo con le gambe tese ma divaricate, e mi lasciavo fare di tutto. Ero il centro delle sue attenzioni e la cosa mi stava facendo godere all’impazzata! Ecco che finalmente inizio a sentire la sua lingua in mezzo alle chiappe, denudate ormai dell’ultimo indumento Prima appena appena, con un “Mmm” mio e suo, espressione di un godimento ancora in fase embrionale, poi sempre più forte, fino a quando Paolo ha letteralmente affondato tutta la faccia in mezzo e ha preso a sbattermi la lingua insalivata e scivolosa dentro alle viscere. Non potevo più star zitto a quel punto: “Dai cazzo, siiiiiii, scopami con quella lingua, dai, fammi godere, fammi sentire quanto lo vuoi, non smettere, continua, sua dai, vai più dentro, sì, scopa, scopa, bagnami completamente…”. Intanto con la mano Paolo mi accarezzava le palle e l’uccello, che poi ha tirato verso il basso (ammetto, provocandomi pure un po’ di dolore, vista la durezza ormai raggiunta) ed ha preso a leccare per sentirne il sapore: “Ti sei bagnato, eh, puttanella? Ti piace vero? Cazzo che bella tega ...