La signorina handicappata
Data: 24/03/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: almosttrip
... dirlo perchè le faccio il bagno tutti i giorni... E ha anche il suo ciclo, sa?”
Rimango silenzioso, non sapendo cosa dire. La signora Julia riprende: “Eh già! La natura fa strani scherzi. Prima condanna una ragazza alla solitudine, facendola nascere deforme. E poi le dà esigenze e desideri come una ragazza normale... o forse di più ancora... Lei capisce vero?”
“Sì.” Annuisco.
“No. Non può capire. In certi giorni, dopo il ciclo intendo, Anne Liese va in... escandescenze... e si contorce, chiama, desidera... spasima... Eh sì! Vorrebbe un maschio. Peccato che non lo avrà mai. E per tutta la vita sarà così. È terribile vero?”
Silenzio. Poi riprende sottovoce: “Se almeno una volta, una volta sola nella sua giovinezza conoscesse... l’amore... Ma no! Cosa dico! È impossibile! Nessuno mai la vorrà. Nessuno...”
E riprende a piangere. Poi mormora sottovoce: “Se qualcuno vedesse quello che vedo io quando Anna Liese ha le crisi... No, il mio ex marito è sempre all’estero e non sa... Ma io... Tocca a me calmarla...”
E poi alzando la voce: “E’ peggio di una cavalla! Certe volte... scalcia, urla e si inarca sul letto. Suda, schiuma come una cavalla. Ha provato anche il dottore con i tranquillanti. Niente da fare. Così io, a volte, per calmarla... la devo toccare in quel punto... Lei capisce vero? Ma ci vorrebbe un uomo, un maschio, almeno una volta nella vita. Invece non lo troverà mai!”
La signora Julia appare sconsolata e riprende a bere il suo whisky. Io penso. Cosa ...
... vorrà dire con tutti questi discorsi? Così provo a dire: “Signora, la prego, si calmi. A quanto ho capito Anne Liese avrebbe bisogno di un fidanzato e io...” stavo per dire che potrei cercarne uno.
Ma la signora si alza e mi abbraccia contenta: “Oh! Lei! È il cielo che lo manda! Veramente lei si sentirebbe di...”
“Sì.” Rispondo senza sapere bene cosa bisogna fare.
“Grazie. Grazie. Grazie.” Dice commossa fino alle lacrime. Poi riprendendosi: “Sa, la mia bambina è ancora... vergine... e ci vuole molta cautela... capisce...”
“Sì, certo.” Rispondo sempre più sbalordito.
“E poi io dovrei vedere... capisce... come e fino a che punto... oh! Stando nascosta... per non disturbare... capisce?”
“Sì, certo.”
“Bene. Quando crede che si possa fare? Domani?... O adesso?”
“Anche adesso...”
“Ohhhh! Venga con me allora. Prego.”
Mi guida in un’altra stanza e poi in un corridoio. Apre una porta: un bagno.
“Se prima volesse...”
Entro nella toilette e faccio scorrere un po’ l’acqua. Ma cosa sta succedendo? Giuro che non lo racconterò a nessuno altrimenti mi crederanno pazzo. Dopo un po’ esco e il corridoio è vuoto. No. la signora Julia esce da una stanza e chiama: “Venga. Venga. Prego. Prego. Entri” dice tirandosi da parte e poi: “Anne Liese, cara, guarda chi è venuto a trovarti.”
Un po’ emozionato entro in una stanza da letto, semioscurata. Odore aspro di sudore. La ragazza sta seduta sul letto con la schiena appoggiata al cuscino.
“Le ho fatto prendere ...