-danno capo-
Data: 24/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bsx_930
... parete.
Entrammo nell’ascensore e salimmo fino al quarto piano.
Appena usciti, nel corridoio, c’era un via vai di ragazzi assurdo, alcuni in mutande, altri in pantaloni senza maglietta, il nirvana.
Seguimmo i due ragazzi ed entrammo nella 469, numero mai più azzeccato.
Accese le luci, c’era un mobiletto pieno di preservativi, vodka, due boccette di popper e una busta con della polvere bianca, cocaina.
“Fate come se foste a casa vostra”. Disse lui mentre abbassava l’altro ragazzo al suo cazzo duro.
Era un bel cazzo, grosso, lungo, venoso.
Il ragazzo in ginocchio lo prese tutto in bocca e cominciò a gustarlo come non mai.
Samuele fece lo stesso, si abbassò e mi strappò panatoli e mutande cominciando a succhiare.
l’altro attivo, del quale non sapevo nemmeno il nome, mi attirò a se e cominciammo a baciarci.
Aveva la lingua grossa, possente, come era lui, la sua barba si strusciava sulla mia mentre i nostri cazzi venivano succhiati alla perfezione.
Mi avvicinai ancor di più e Samuele si avvicinò in ginocchio.
Avvicinai il cazzo a quello dell’altro ragazzo e i due cominciarono a leccarceli insieme.
Le due lingue si divincolavano su quei due corpi rigidi e venosi, dalle cappelle fino alle palle, per poi risalire. I due si scambiarono di posto e cominciarono a succhiarci con ancor più voga di prima.
Intanto noi continuavamo a baciarci e cominciammo a spogliarci.
I due si tirarono su e riprendemmo i rispettivi partner. Ci buttammo sul ...
... letto e cominciammo a spogliarci di tutto. Nel giro di un minuti eravamo quattro cazzi duri con quattro culi.
Samuele mi tornò sopra, come prima in camera sua, e riprese a spingere la mia cappella sopra il buchetto.
Nell’altra metà del letto, i due continuavano di pompino. Barba nera continuava a fissarmi, mentre con le mani spingeva il ragazzo sul suo cazzo.
Mi voltai a guardare Samuele, il quale ricambiò il mio sguardo e si abbassò per baciarmi.
La sua mano, dietro, continuava a massaggiarmi il cazzo mentre il suo buchetti si allargava piano alla mia cappella bagnata.
“Prendiamo un preservativo”. Gli dissi all’orecchio.
Si alzò di scatto e corse al mobiletto.
Tornò con tre preservativi e una boccettina di popper.
Aprì un condom con i denti, mi riprese il cazzo in bocca bagnandolo tutto, e mi mise il condom.
Salì sopra di me, sbatacchiò la bottiglietta del popper, l’aprì e me la poggiò sotto il naso tappandomi l’altra narice.
Aspirai, poi me la passò all’altra e feci uguale, dopo aspirò lui e la richiuse.
Un fuoco divampò dentro di me, la testa mi girava e il cuore batteva forte e veloce.
Buttai sul letto Samuele, gli aprì le gambe e mi fiondai a leccare quel buco liscio e bagnato.
Ci sputai sopra, poggiai la cappella e spinsi piano.
La cappella scivolò subito dentro. Samuele davanti tirò su ancora con il popper.
Entrai delicato scivolando fino alle palle, per poi risalire di scatto.
Gli altri due ci stavano guardando mentre si ...