Compromesso - Racconti Erotici

Compromesso

... ti tiene sulle spine prevedo rogne...."gli faccio io mimando il gesto di portarmi le mani tra i capelli con disperazione.Lui ride di gusto e aggiunge "No no tranquillo nessuna rogna...vedrai e deciderai...".Così dicendo mi lascia letteralmente sulle spine ma si sa, in questo i capi sono maestri.Durante il pranzo Paolo ed io abbiamo conversato amabilmente di svariati argomenti.E' pur vero che la differenza di età tra noi c'&egrave ed &egrave un dato di fatto ma, evidentemente, essendo lui un tipo molto giovanile sia dal punto di vista puramente estetico che da quello intellettuale, devo dire che &egrave un vero piacere parlare e stare con lui.Dopo il caff&egrave lo incalzo "Scusa ma non dovevi dirmi qualcosa riguardo ai miei futuri e spero consistenti guadagni?"."Certo guarda che non sono così vecchietto da perdermi eh, mi ricordo quello che ti ho anticipato" risponde lui.E aggiunge "Per darti tutte le informazioni del caso vieni con me, saliamo in stanza perché mi servono dei documenti che stamattina non ho portato con me"."Va bene" dico io mentre in tutta onestà, forse un po' per quell'alone di mistero che lui fin lì aveva creato riguardo alla possibilità lavorativa accennata, forse perché entrare nella sua stanza mi sembrava un passo in più in quella confidenza che fin lì c'era stata sì ma che non si era mai spinta oltre, ho iniziato ad avere delle sensazioni un po' strane.Una volta entrati nella sua stanza il suo atteggiamento fin lì vago &egrave diventato mano mano ...

... più esplicito.Si siede su una poltrona mentre io, un po' a disagio perché in piedi dato che quella che occupava lui era l'unica della stanza, rimango a guardarlo.Mi dice "Ti starai chiedendo il perché di tutto questo mistero"."Infatti...allora?" rispondo io."Vedi, io ho ricevuto la proposta di andare a lavorare stabilmente in direzione della nostra azienda a Milano e ho deciso di accettare dato che, sai bene, io non ho particolari legami a Genova" mi disse."Grande Paolo, congratulazioni" esordisco io con un tono che evidentemente tradisce la mia perplessità dato che interviene aggiungendo "..e tu in tutto questo cosa centri ti chiedi..."."Beh per la verità si" gli rispondo io."I grandi capi della direzione hanno chiesto a me di fare loro un nome tra quelli delle persone che lavorano nella mia area, per sostituirmi...e capisci che &egrave una grande occasione. Sai che, nelle multinazionali soprattutto, si tratta di prendere il treno giusto per riuscire a guadagnare ottime posizioni dirigenziali..io ne sono la prova vivente" dice guardandomi in modo talmente intenso da mettermi quasi a disagio."Certo, mi rendo conto, ma mi stai per caso dicendo che avresti già deciso quel nome?" gli chiedo io pregustando già la sua risposta affermativa nei miei confronti."Si, io avrei deciso ma dipende da te ora.." e sorride."In che senso scusa Paolo?" chiedo anche se un sospetto comincia a farsi strada in me."Nel senso che se farai quello che ti dico io, il nome che farò sarà il tuo...molto ...