La festa in costume
Data: 28/03/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: fabrizio
... capezzoli che si rizzano turgidi… il tutto condito dalla leggera vertigine data dall’asfissia del colletto. Il resto del vestito serve a mascherare e trattenere l’intensità di quella sensazione di eccitazione. Arrivo all’ingresso, mi volto, ritorno, e sono sull’orlo dell’orgasmo. Piacevole… piacevolissimo.... non avrei mai detto... Gli uomini vogliono che ci vestiamo e ci comportiamo a loro gusto per il loro godimento… ma il nostro piacere non è il loro… il piacere, il piacere femminile: è per questo che noi donne da secoli ci vestiamo così - commenta; e con voce roca, conclude - per il nostro, di piacere… La festa è andata alla grande, nella confusione generale passeggiavo e godevo, non solo per i complimenti per la bellezza del vestito e per l’eleganza nel portarlo… godevo di quella sensazione di stare sul crinale dell’orgasmo… Nei giorni successivi torno da Maura a restituirle il vestito, entusiasta della serata e dei suoi suggerimenti. Mi chiede di spogliarmi. Con naturalezza, ormai senza pudore, senza voltarmi, senza nascondermi, sguscio fuori dai vestiti e resto nuda. Maura mi prende per mano e mi conduce nel suo appartamento al piano di sopra. Si spoglia a sua volta con uguale naturalezza, mi fa sdraiare e si corica fra le mie gambe. Mi bacia profondamente mentre ci accarezziamo i fianchi, il seno, le spalle. I nostri sessi aderiscono stretti e accompagno con il mio bacino i lenti movimenti di quello di Maura. Le gambe si intrecciano aiutando la spinta quando ...
... desideriamo un contatto più profondo. Le lingue si accarezzano e prima io e poi Maura soffiamo il nostro orgasmo nella bocca dell’altra. Con Maura ci vediamo più volte a settimana; quando arrivo la trovo sempre immersa nella penombra con le mani nel cono di luce che finiscono di ricamare o cucire; le racconto un po’ della giornata, o spedisco col cellulare qualche ultima mail di lavoro; lei mi dice di qualche cliente incontentabile o del bel corpo nudo di una acquirente. Quand’è così sento una leggera fitta di gelosia, poi penso che fra le centinaia di corpi nudi, Maura ha scelto il mio, e mi tranquillizzo. Quand’è ora, saliamo in casa, ceniamo semplicemente mentre dalla TV arrivano applausi e risate. Laviamo i piatti e riassettiamo la cucina mentre il programma di prima serata scorre inascoltato, poi a turno ci laviamo i denti, facciamo pipi e bidet e andiamo a letto. Intrecciamo le gambe, facciamo aderire i sessi e ci baciamo profonde, giocando con le lingue. Ci accarezziamo e respiriamo il piacere ognuna nella bocca dell’altra. A volte sono stanca o arrabbiata, allora Maura scende fra le mie gambe, mi lecca, mi bacia e mi fa godere; poi si mette su di me a quattro zampe e si masturba guardandomi negli occhi. Poi si piega su di me e mi bacia la bocca. A volte è Maura ad essere stanca o arrabbiata, allora sono io ad accovacciarmi fra le sue gambe, la bacio, la lecco e la faccio godere; poi mi metto a cavalcioni sulla sua pancia, mi masturbo strusciandomi mentre la fisso negli occhi. ...