1. Sola dal meccanico, ma.....


    Data: 28/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PattyeFranco

    ... incubi veri e propri, ma di piacevoli sogni che poi diventavano quasi incubi, ma era sempre presente lui Luigi, il meccanico, cavoli non mi avevano proprio abbandonato certi pensieri. Comunque arrivò anche il giorno dopo e l’ora di tornare in officina, mi misi ancora l’abito del giorno prima, era già abbastanza eccitante così, ma questa volta evitai di mettere il reggiseno sotto, così che la scollatura fosse ancora più evidente. Non pensavo proprio a niente, se non che se avesse dovuto succedere qualcosa doveva essere per una situazione venuta a puntino e non per un gesto inconsulto e irriflessivo. Era sull’entrata che mi aspettava, e fu ancora una volta come un pugno nello stomaco, mi accolse sempre con la sua consueta gentilezza e galanteria, ma erano i suoi occhi e quelle mani portentose che mi rendevano come una rincoglionita.
    
    Mi fece accomodare nuovamente in ufficio, nuovamente mi offrì il caffè e questa volta lo bevve anche lui, in questo frangente ne approfittai per dirgli che sarebbe arrivato mio marito prima della chiusura per saldare il conto, disse che non c’era problema e da sperare solo che fosse pronta per quando sarebbe arrivato, poi mi disse che se volevo, potevo nel frattempo guardare la Tv o leggermi qualche rivista, quindi tornò di là e cominciò la riparazione. Non riuscivo a fare altro che osservare lui e ad ogni occhiata che mi lanciava io mi scioglievo, ogni tanto veniva disturbato nel lavoro e parecchie volte doveva fermarsi a parlare con altri ...
    ... clienti, quindi il lavoro si stava allungando, ad un certo punto decisi di uscire in officina per vedere da vicino i lavori, in quel momento ero sdraiato in terra quindi appena mi avvicinai il suo sguardo finì dritto sulle mie gambe, forse vedeva anche più su e rallentò il lavoro, troppo distratto quindi me ne tornai di là. Quegli sguardi da terra mi avevano stuzzicata abbastanza, la mia voglia aumentava sempre di più. Dopo un po’ dovetti andare in bagno, dovevo fare una pisciata e gli chiesi del bagno, mi indicò dov’era e andai, entrata dalla porta c’era un lavandino e una doccia, poi dopo un’altra porta il bagno, entrai e senza chiudere la porta mi misi a fare pipì, ma proprio in quel momento sentii l’acqua del lavandino scorrere, non poteva che essere lui, i pensieri cominciarono e volare a mille, bastò per farmi aumentare quella voglia di un gesto inconsulto. Mi ricomposi ed uscii nel momento che si asciugava le mani, e mi disse che la macchina era apposto non restava altro che andare a provarla. Andammo a provare l’auto, il rumore non si sentiva più era scomparso, dalla felicità mi scappò un bacio sulla guancia complimentandomi, ma questa volta osai e avvicinai le gambe al cambio così che ogni volta che doveva cambiare per forza doveva sfiorami le gambe, notai subito che il suo coso sotto la tuta si era ingrossato, era eccitato di nuovo anche lui, ora mancava l’occasione, che non tardò ad arrivare, dopo una curva essendo la strada stretta dovette fare una brusca frenata ...
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