1. Adele, rachele e jenny. la casa sul lago. parte 3 (e ultima)


    Data: 28/03/2019, Categorie: Etero Autore: siempreganas

    ... un sole che mi acceca e mi addormenta. Se ne va mentre chiudo gli occhi, ed è già madre, donna, natura viva. Dopo un'oretta la fame mi risveglia e mangio il pasto che mi ha lasciato sul tavolo con la voracità di una fiera.
    
    È solo alla fine del pranzo che comincio a temere. Dopo il sesso fisiologico del mattino e quello libero e gioioso di mezzogiorno, allora del tè si presenta puntuale alla mia porta Adele. La vedova che mi affitta questa casa soddisfa un'esigenza insieme fisica e spirituale. Fare l'amore con lei mi completa e mi riempie. Mi sento perfino in colpa nei suoi confronti per ciò che accade durante il giorno, anche se a legarci è solo una sorta di mutua soddisfazione di un'esigenza, il colmare reciproco di due solitudini mature. Lo facciamo sul letto, spogliandoci e riponendo le vesti piegate sulle sedie, come due sposi. Ci incontriamo nudi sotto le coperte leggere, che ci abbracciamo a lungo prima che un'eccitazione che arriva lenta ed inesorabile ci porta a congiungerci. Ci regaliamo un piacere comodo, navigando l'uno sul corpo dell'altro in una andatura lasca, sull'onda lunga di movimenti che ci attraversano con pazienza, ritmati da lunghi baci, carezze che non si stancano di perlustrare una pelle non più giovane. La magia che ci rende necessari l'uno all'altra è proprio il potere delle nostre mani, che sembrano stendere sui nostri una freschezza che sembrava ormai perduta.
    
    Non voglio abbandonare questa sensazione di rinascita quotidiana. È per questo ...
    ... che tre giorni fa ho contattato un mio amico medico, cui mi lego di antica amicizia. Gli ho raccontato, senza scendere nei particolari, ciò che mi sta capitando. Ha capito al volo la mia esigenza e mi ha prescritto un paio di scatole di Cialis. Sa che il mio corpo è sano, che il cuore regge ancora, ma si è raccomandato di non strapazzarmi troppo con queste avventure degne di uno studente più che di un professore. Ho ritirato le pastiglie gialle che hanno ridato fiducia a milioni di uomini nella farmacia del paese; ora sono pronto ad affrontare quest'ultima settimana di congedo professionale, che ormai si è trasformato in un vortice inatteso di sensi e di passioni. Ora devo andare a letto, è già tardi. Domattina verso le sette e mezza mi sveglierò nuovamente nella bocca di Rachele, attenderò in pigiama Jenny e mi preparerò per l'amore coniugale serotino.
    
    21/10/2016
    
    Oggi non è venuto nessuno a trovarmi, sono già le sette di sera e sono stato solo tutto il giorno. La casa è in disordine, sono a digiuno e per paura che non mi si trovi non sono neanche uscito a comprarmi qualcosa da mangiare. Ho finito tutti i resti del pasto di ieri, pulendo i piatti con la lingua. Ho provato una strana sensazione di abbrutimento, mi sono visto di sfuggita allo specchio come un mostro immerso nel degrado. Per fortuna mi sono ripreso subito, e ho riacquistato il giusto contegno.. Mi sento stanco, credo che me ne andrò a letto. Sono sicuro che una notte di sonno mi ristorerà, e domani mattina ...