1. Adele, rachele e jenny. la casa sul lago. parte 3 (e ultima)


    Data: 28/03/2019, Categorie: Etero Autore: siempreganas

    ... tutto si rimetterà a posto. Probabilmente c'è stato qualche impedimento. Una festa di paese, un incidente. Faccio la mia toeletta serale, un bel bagno e mi stendo tra le lenzuola fresche.
    
    21/10/2016
    
    Sono felice, ho ritrovato la felicità. Stamattina mi sono svegliato disperato, perché nessuno era venuto a trovarmi, mi mancavano le dolci carezze di Rachele, le sue labbra attese ma sempre sorprendenti a placare l'erezione del mattino. Vero è che, complice la fame, tra le mutande non appariva nessuna eccitazione, spontanea o fisiologica. Avevo bisogno di mangiare, e ho masticato due Cialis, anche per sopperire a quella fiacca mattutina. Mi sono affacciato dalla vetrata e ho notato con felice meraviglia la presenza di funghi sul prato davanti casa, in direzione del lago. Scalzo e in pigiama, sono saltato fuori a raccoglierli e li ho mangiati sul posto, godendo del fresco del mattino. Mi sono disteso per qualche minuto a pancia in su, con le braccia incrociate dietro la testa e una splendida erezione totemica che i pantaloni leggeri non riuscivano a trattenere.
    
    Che gioia al risveglio. Tutto sembrava tornato al suo posto, sentivo le labbra carnose di Rachele che mi confortavano di tanto dolore, e sono rimasto con gli occhi chiusi per godermi appieno quel momento. Lavorava con più dolcezza del solito, usando una delicatezza struggente. D'un tratto ho sentito però la sua voce sussurrante proprio vicino all'orecchio, che mi chiedeva se fosse di mio gradimento quella ...
    ... sostituzione momentanea. Come faceva a parlare se la sua bocca era impegnata su di me? Ho aperto gli occhi e tra le mie gambe c'erano i capelli lisci di Jenny, che mi saziava saziandosi. Rachele era invece accanto a me, nuda e corposa. Mi ha detto è il tempo di ricambiare il favore. E si è posizionata a cavalcioni sopra la mia faccia. Si è abbassata, senza però arrivare al punto di soffocarmi, ma lasciandomi tutto l'agio per poterla assaporare, leccare dal clitoride all'ano. Non aveva più l'odore acre del primo giorno ma ho un profumo intenso di desiderio. Si muoveva oscillando il bacino, per cui non dovevo fare altro che assecondarla con i movimenti della lingua. Sentivo le mani di Jenny sorreggermi con l'una la sacca delle mie sfere esauste, e con l'altra oscillare sulla mia fonte prima di piacere, accarezzata in una masturbazione che accompagnava i movimenti della bocca. Le dita di Rachele scivolavano invece tra i capelli. Sentivo però anche altre mani, che mi solleticavano il dorso del piede, gli stinchi glabri, le ginocchia e l'interno coscia. Mi stavo chiedendo di chi fossero quelle mani, tra il sorpreso ed eccitato, e come risposta ho sentito le parole di Adele che mi dicevano sei bello, sei caro, apri le gambe, alza le ginocchia. Non potevo che eseguire quel comando, e mi sono messo nella posizione che le permetteva di esplorare con le mani fino all'intimo, nella parte che perlustrata in un'altra situazione mi avrebbe fatto vergognare. Un dito umido esplorava nel solco tra i ...