1. Asiago - Il rapimento


    Data: 29/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: VicentinoGrey

    ... mi farete? E dopo mi ucciderete? – chiese Marina, con la voce smozzicata dalla tensione. - Ti lasciamo andare, sta’ tranquilla. Cercherò di convincere gli altri a considerarti una donna e non una bambola di pezza. Adesso vieni qui: ti faccio un clistere e poi andiamo di là. - Anche quello mi tocca subire? Bastardi! - Fidati di me: sono quello che ha più cervello di tutti qui dentro. - Perché non mi fai scappare? Te ne sarò grata e non ti denuncerò. - Perché mi hanno promesso di dividere la grana guadagnata con una rapina. Ora togliti jeans e slip: ti devo pulire l’intestino. Marina acconsentì e Gas le fece due clisteri. Terminata l’umiliante operazione, Gas la convinse a indossare un dilatatore anale giusto il tempo della doccia. Un piccolo espediente per non dover soffrire troppo in caso di penetrazione. - Allora? Ci vuole ancora tanto? Scheggia si sta facendo la doccia pure lui e il Grosso si sta asciugando i capelli - la voce potente del Lama attraversò la porta del bagno - dai, Gas, non puoi scopartela da solo! La porta si aprì e Marina uscì avvolta nell’accappatoio. I capelli castani erano ancora bagnati e gocce d’acqua rigavano il volto fresco e compassato della giovane donna. Si avvicinò al Lama e si tolse l’accappatoio: Gas le aveva consigliato la piena collaborazione, in modo da evitare inutili violenze e costrizioni. Lama rimase senza parole nel vedere il corpo nudo di Marina di fronte a lui. Aveva un bel seno tondo e sodo e i fianchi morbidi. L’incertezza svanì ...
    ... in pochi secondi perché l’uomo calò i pantaloni ed estrasse il membro semi turgido dai boxer. - Dai bella, mettiti in ginocchio. Marina ubbidì e gli prese in bocca il membro. Gas uscì dal bagno con un telo da bagno avvolto attorno al corpo e guardò la ragazza che si impegnava al massimo consentito dal disgusto e dalla disperazione. Nel frattempo giunsero anche Scheggia e il Grosso e quest’ultimo si accomodò nudo sul divano. - Ehi, cocca! Fintanto che spompini il capo, potresti venirti a sedere su questo bel pilone! Una risata seguì la frase e il Lama appoggiò una mano sulla spalla di Marina, facendole capire che doveva assecondare il Grosso. La donna si alzò e si avvicinò all’uomo massiccio che stava stravaccato a gambe larghe. Il suo membro ero corto e tozzo e la ragazza si accovacciò su di esso, allargandosi le labbra. “Fai finta di farlo con tuo moroso”. Marina si stava ripetendo tutti i consigli di Gas. “Immagina per una volta di essere una prostituta: non ricevi soldi, ma la possibilità di vivere senza troppi danni”. “Quando succhierai i cazzi, chiudi gli occhi e non pensare a chi è attaccato: pensa solo che è un organo sensibile. Meglio tratti lui, meglio il suo padrone avrà cura di te”. Il Grosso era dentro di lei e grugnì soddisfatto. Il Lama si era avvicinato al suo fianco destro e le infilò il cazzo in bocca senza troppe cerimonie. “Scheggia era un falegname” le aveva confessato Gas “E’ in galera perché all’ispettore di Equitalia che gli portava l’ingiunzione di ...
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