Un turno con risvolti impensabili.
Data: 31/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Giuto1
Ed eccoci qui per il mio primo racconto.
Quella non era stata una notte particolarmente leggera, complici continue chiamate per servizi di vario tipo.
Sono un soccorritore volontario, e quella notte ero con colleghi nuovi, poiché ero fuori dal mio turno abituale.
Al mio arrivo, all'inizio del turno, tra i tre colleghi con cui avrei passato il turno c'era lei. Sin da subito mi ha colpito: folta chioma di capelli castani ricci, occhioni da cerbiatta castani e un visino dolce e timido.
Giorgia, questo il suo nome, avrebbe passato con me dodici ore. E io, anche se non ne sapevo il motivo, ero contento.
In un periodo di esami, l'ultima delle preoccupazioni è cercare una partner, anche solo per una notte. Ma spesso le cose più gradevoli sono quelle che capitano all'improvviso e inaspettatamente.
Dopo le presentazioni di rito, ho cercato di capire il tipo e se fosse come sembrava. Intendo una ragazza semplice, simpatica e timida. Lo era e ho anche scoperto essere una "collega", poiché anche lei studentessa di architettura, anche se ad un altro anno.
Come dicevo, non fu una notte facile, soprattutto fisicamente parlando. Però, in quelle ore passate con lei, ho potuto scoprirla sempre di più e sono riuscito a cogliere molte sue qualità. E non solo come carattere e personalità. Servizio dopo servizio, ho potuto ammirare sempre di più il suo bel corpo.
Corpo che rispecchia molte delle qualità che apprezzo di più in una ragazza: sul metro e sessanta, corpo ...
... con curve intriganti, meglio se non magra, e due seni che spuntano dalla maglietta visibilmente ma senza essere eccessivi.
Ha inoltre una dote che spesso sottovaluto, ovvero un bel sedere a pera.
Con lo scorrere del tempo, nonostante la sua - e la mia - timidezza, avevamo raggiunto a fine turno una complicità e un affiatamento che mi ha lasciato stupito.
Però, come tutte le cose belle, anche quella era destinata a terminare. Ma a volte il destino ci prova a farmi ritrovare fiducia nella vita.
Proprio mentre stavo disfando il mio - inutilizzato - letto, lei salta su:
- Cavolo, ci vorrebbe proprio una bella colazione.
E io incalzo:
- Cosa c'è di meglio di una bella colazione per iniziare bene una giornata dedicata allo studio?
- Un'idea l'avrei, magari un giorno te la dico. Comunque qui vicino c'è un bar che ha delle brioche, fatte da loro, che sono una leccornia. Magari lo conosci anche tu.
- Non penso, raramente faccio colazione in zona.
Questo rapido scambio di battute non mi aveva dato il tempo di cogliere il doppio senso di una sua frase.
- Allora devi assolutamente provarlo!
- Magari un giorno...
- E se ci andassimo ora? Dai, non ho voglia di fare colazione da sola...
E fu così che in pochi minuti ci ritrovammo al tavolino di questo bar a consumare un'ottima colazione.
Parlando del più e del meno, abbiamo scoperto che il nostro prossimo esame sarebbe stato lo stesso. Era un esame che avevo tralasciato, perché non è che mi ...