107 - Maurizio penetra ed è penetrato dal nipote
Data: 31/03/2019,
Categorie:
Incesti
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina
... Premette un pulsante e sentii l�acqua uscire rumorosamente dallo scarico, quindi lavò per bene la vasca con la doccetta e quindi la riempì nuovamente con acqua tiepida. Pensai che dopo esserci lavati ci saremmo asciugati e finalmente saremmo usciti. Lui aveva altri programmi, uscì dalla vasca e rimase in piedi con il grosso batacchio duro che puntava in direzione del mio viso. Compresi il suo desiderio e lo accontentai, questa volta riuscii ad accoglierne in bocca circa due terzi, con le mani gli artigliai le deliziose chiappe e lo attrassi verso di me, lo spompinai a lungo, poi lo sentii irrigidirsi ulteriormente e compresi che da li a poco mi avrebbe allagato il palato e la gola e invece all�ultimo momento lo estrasse e i suoi schizzi mi colpirono sul viso ripetutamente. Alla fine lui rise di gusto e mi suggerì di guardarmi allo specchio. Uscii dalla l vasca e liberando l�occhio destro dal denso liquido che lo ricopriva mi guardai nella specchiera del lavabo. Ero totalmente ricoperto da una spessa maschera di sborra lattiginosa e densa, dal mento mi scendevano come delle stalattiti che rimanevano li appese miracolosamente senza cadere. Lui si avvicinò a me e mi volle baciare, mi baciava e mi leccava il viso, ingoiammo tutto il suo sperma. Alfine mi guardai ancora allo specchio e il mio viso era miracolosamente pulito. Gli diedi una bella pacca sul culo e rientrai in camera. Ci vestimmo e dopo aver fatto colazione uscimmo finalmente all�aperto. Dopo aver speso tutte ...
... quelle energie fu veramente rigenerante e salutare passeggiare per il paese rilassandosi a guardare le vetrine e visitare le botteghe artigianali dei vari borghi. Verso le tredici rientrammo e senza fare nulla trovammo il pranzo pronto. Mangiammo e poi giocammo tutto il pomeriggio a carte con alcuni ragazzi. Erano le diciotto quando uscimmo per andare a prendere l�aperitivo. Ricevetti una telefonata da parte dei mia sorella, la mamma di Daniele, che si raccomandava a me affinché seguissi suo figlio da vicino. Le confermai che lo stavo facendo e che lo avrei fatto anche nei giorni prossimi. Già, più da vicino di così�.. Durante quella telefonata mi preannunciò che forse lei, suo marito e Marta, la sorella di Daniele, ci avrebbero raggiunti il giorno di Santo Stefano.Quella sera iniziammo a cenare che erano le nove e proseguimmo fino alle due oltre la mezzanotte.Aprimmo i pacchi con i regali e brindammo ripetutamente con dell�ottimo spumante italiano.Verso le quattro del mattino un po� brilli andammo a dormire. Per me fu come se fosse Pasqua, ovvero una lunga e dura notte di passione. Daniele aveva bevuto ma non aveva perso la sua esuberante giovinezza. Nel letto ci abbracciammo come faceva ormai parte della consuetudine, poi però lui si mise sopra di me, il suo cazzone che mi strusciava sul ventre fin ben oltre l�ombelico.Poi si tirò indietro e lo guidò fra le mie palle con la sua cappellona a sfregarmi fra le natiche. Mi sollevò poi le gambe e se le mise sulle spalle, in quella ...