1. Un ospite all'improvviso


    Data: 01/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: robbysexmodena

    Per fortuna il treno è in perfetto orario. Eccolo là il cuginone, è sempre lo stesso, alto come una pertica, ma da chi avrà preso? Sembra un turista per caso, bermuda e camicia.
    
    “Ciao Robby, grazie di essere venuto a prendermi.”
    
    “Di niente, dimmi, cosa è successo? Non dovevi andare in riviera in macchina?”
    
    “Si è rotta ieri, una sfiga incredibile. Domani sera devo essere a Riccione per forza. Volevo approfittare dell'occasione per venirti a trovare, sono anni che non ci vediamo.”
    
    “Già, tanti! Hai fatto bene, stanotte dormi da me e domani ti accompagno io. Hai mangiato qualcosa? Hai fame? Ci fermiamo in pizzeria o mangiamo da me?”
    
    “Non ho tanta fame, andiamo a casa che ho voglia di farmi una bella doccia.”
    
    Forse mi conviene prendere l'autostrada, è più veloce.
    
    “Allora Robby? Ho saputo che ti sei separato, mi dispiace.”
    
    “Succede, tu, in famiglia tutto bene?”
    
    “Si, si, tutto bene.”
    
    “Tuo figlio?”
    
    “Bene anche lui, è un tipo tranquillo, mi fa un po' incazzare quando sta troppo davanti al computer con quei cazzo di giochini.”
    
    “Quanti anni ha?”
    
    “Quattordici.”
    
    “Fidanzatina?”
    
    “Macché, sempre attaccato al computer!”
    
    “Beh, noi a quell'età ci divertivamo in altro modo.”
    
    “Eh già, bei tempi!”
    
    “Ti ricordi quando marinavamo la scuola e andavamo in pineta a farci le seghe?”
    
    “Certo che me lo ricordo.”
    
    “Però, eravamo tremendi noi due.”
    
    “Cioè?”
    
    “Ma dai, non ti ricordi quando da piccoletti cercavamo di mettercelo nel culo?”
    
    “Che ...
    ... strani ricordi che hai. Si me lo ricordo, eravamo incoscienti, potevano tornare i miei da un momento all'altro.”
    
    “Ti ricordi quella notte che ho dormito a casa tua? Il giorno dopo dovevamo andare al mare ed abbiamo passato la notte svegli, saltando da un letto all'altro?”
    
    “Veramente no!”
    
    “Me lo ricordo io. E quella volta che sei venuto a casa mia? Quel pomeriggio che mi hai inculato?”
    
    “Questo me lo ricordo bene, ti ho fatto male?”
    
    “No, tranquillo, non mi avevi fatto assolutamente male.”
    
    “Quel pomeriggio avevo una voglia matta, quando sono venuto a trovarti, e ti ho toccato il culo, ho capito subito che andava anche a te.”
    
    “In effetti andava anche a me. Ho ripensato spesso a quella volta, sai? In un certo senso quel pomeriggio mi ha condizionato la vita.”
    
    “Cioè?”
    
    “Devo confessarti che mi era piaciuto molto, avrei voluto rifarlo con te ma non è più successo, così...”
    
    “Così...?”
    
    “Insomma, scopare con i maschietti è cominciato a piacermi.”
    
    “Cazzo! Allora cugì, sei gay?”
    
    “Ma no, cioè, con le donne ci vado e mi piace tanto, con i maschi ci vado perché mi hai fatto venire il vizio, stronzo!”
    
    “Sei stato con tanti?”
    
    “Insomma.”
    
    “Chi l'avrebbe mai detto! È una sorpresa. Ti vedevo sempre con ragazze.”
    
    “L'apparenza inganna, e tu?”
    
    “Io che?”
    
    “Niente storie con i maschietti?”
    
    “No, solo con te! Scusa l'ignoranza, ma che fate tra voi?”
    
    “Quello che puoi fare.”
    
    “A te? Che ti piace fare?”
    
    “Tutto quello che puoi fare con un cazzo, ...
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