1. Gangbang a milano (2)


    Data: 01/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... intestini.
    
    D’un tratto il suo corpo comincia a vibrare: “OOOOHHHHH merdaaaaaaaaa!!!!! Devo sborrareeeeeeeeee!!!!!!”, geme e con la forza delle sue braccia mi fa alzare e mi spinge giù dal divano, mentre lui si alza in piedi. Io mi inginocchio e spalanco la bocca tirando fuori la lingua aspettando ansiosamente il meritato premio.
    
    Allora un fiotto interminabile inonda le mie fauci ed io lo ingoio voracemente: “Sì…. glugh… slurp… ancora… mmmm… glugh… glugh… slurp… mmmm… com’è buono… mmmm…”. Quella verga sputa davvero una quantità impressionante di succo e di un sapore così buono da accendermi tutti i sensi. Dopo quel primo lunghissimo schizzo, la mazza di Gigi rimane dritta e gocciolante e mi avvicino per inghiottirla, ma subito un altro spruzzo esagerato mi riempie la gola.
    
    “Eri proprio assetata! Ne ho quanta ne vuoi, puttanella! Bevila tutta, dai!”, mi esorta rantolando ed io annuisco, guardandolo bramoso. Quando l’asta smette di erogare sborra, la ingoio completamente, ma quella di nuovo mi abbevera e mi riempie la bocca. Tutto quel ben di Dio mi scatena sensazioni sconvolgenti per tutto il corpo: inizio a tremare e un brivido sale e scende lungo la schiena. Sporgo il culo e la rosellina si dilata, i capezzoli si induriscono, il mio cervello e ubriaco di quel sapore e di quell’odore meravigliosi. Vado in apnea e smetto di ingoiare e la sborra comincia a colarmi dai lati della bocca. Quando riprendo a respirare, agguanto le chiappe muscolose di Gigi e lo incito a ...
    ... scoparmi la bocca, mentre ricomincio ad inghiottire tutto. L’orgasmo mi ha scatenato un’enorme voracità e succhio sonoramente cercando di svuotargli le palle.
    
    “Oh, cazzo! Baaasta… basta così…!”, rantola il napoletano ed estrae il cazzo dalla mia bocca. Ma quello mi appare come un pasto appetitoso, così tutto insozzato di sperma e di saliva, e allungo la lingua per riprendermelo, ma Gigi me lo porta via stravaccandosi stremato sul pavimento: “Ma sei insaziabile!”, ansima.
    
    Ancora in preda alla lussuria, io mi guardo intorno e vedo Luciano alle mie spalle: “Tocca a te!”, gli faccio e mi sdraio sul divano, aprendo le cosce con abilità da contorsionista. Raccolgo con una mano l’impiastro che mi circonda la bocca e me lo spalmo sul buco spalancato: “Dai, scopami! ORA!”, gli ordino.
    
    Luciano appoggia la cappella del suo cazzo, grossa come una pesca, sul mio ano e inizia a spingere. Il mio anello si dilata e accoglie completamente quel frutto: nessun dolore, ma solo un ininterrotto e crescente godimento, tanta è l’eccitazione che mi ha provocato la bevuta di poco fa.
    
    “Non ho mai provato un orgasmo di bocca e, se è questo l’effetto che fa, ne voglio ancora e ancora e ancora!”, penso mentre il brasiliano comincia a muoversi dentro di me. Io agito il mio bacino facendogli capire che deve fottermi. Lui sembra perplesso: forse ha paura di farmi male.
    
    “DEVI SBATTERMI! FORTE!”, lo cazzio.
    
    “Ah, è questo che vuoi? Bene!”, ed il suo corpo si fa più pesante sul mio, il suo ventre ...