Centro commerciale
Data: 01/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pierpatty6151
... sperare.
Intanto Lucia, con la solita faccia da tolla spropositata, esce dal camerino bella bella vestita e soddisfatta dello spettacolino che ha offerto, e sbandierando il completino intimo allegramente dice:
"lo prendo, mi ricorderà le vostre facce. Su il morale ragazze, che la giornata è appena iniziata".
Intervengo io stizzita:
"Si è appena iniziata male. Siamo infoiate nere, con le mutandine bagnate, senza uno straccio di posto dove scopare, e anche con poco tempo, non mi sembra un gran che".
Mostrando un gran sorriso accattivante, interviene la commessa:
"Io tra un'oretta vado in pausa pranzo e posso ospitarvi nel magazzino al piano superiore, è tranquillo e non saremo disturbate. Unica condizione il magazziniere cede le chiavi a condizione di essere spettatore. Se per voi non è un problema, si può fare."
La signorona:
"che tipo è? Sceglie lui o noi chi deve sacrificarsi?"
La commessa:
"E' un uomo passabile, sulla sessantina, con attributo discreto, niente di speciale ma il suo dovere lo fa abbastanza bene. Non sempre richiede la vittima sacrificale, si è già accontentato di segarsi o farsi segare guardando. Che ne dite, decidete, dovrei rientrare a lavorare"
Ci guardiamo, annuiamo, la voglia è tanta, e ci accordiamo per l'orario e l'ubicazione del magazzino alcova.
Per nostro piacere, e anche per non compromettere la commessa acquistiamo tutti i capi scelti.
L'oretta trascorre lenta, tra un caffè e un giro in giro. Finalmente ...
... all'ora prefissata ci ritroviamo davanti all'ascensore di servizio, in attesa della nostra nuova amica con le chiavi del piano riservato al personale. Eccola non è sola, l'accompagna un uomo sulla sessantina: il magazziniere. Ed è passabile un giro ci si può fare, ma oggi è giornata di figa. Sono tutta emozionata ed eccitata.
Arrivati al piano, si aprono le porte, e ci troviamo di fronte a un gruppo di persone che smontano dal lavoro. Usciamo, sentendoci squadrate, e dai sorrisini capiamo che quel magazzino è noto per i giochini erotici.
La pesane saracinesca si richiede cigolando alle nostre spalle e il magazziniere fa scattare la serratura. Siamo al dunque, l'eccitazione è palpabile, come l'imbarazzo.
Per lunghi minuti sembriamo degli sconosciuti in ascensore in attesa che l'arrivo al piano ci liberi.
Finalmente la signorona mi abbraccia e pianta la sua bocca sulla mia, io socchiudo le labbra e la sua lingua entra calda buona, e si arrotola vogliosa alla mia. Sento una scossa che mi svincola da ogni dubbio. L'abbraccio, la stringo a me, sento i suoi gran seni che si appiccicano ai miei. Le sue mani corrono sul mio culo, lo stringono, lo valutano e scendono ad arrotolare la gonna che impietosa sale, lasciando gambe e glutei alla merce delle altre.
Vedo la mia amicona sbottonare la camicetta della commessa. La quale si da fare per agevolare l'operazione.
Mi svincolo un attimo dalla signorona e con mosse lente mi tolgo la gonna, davanti al magazziniere che si era ...