Come nelle favole
Data: 01/04/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Io lavoro da sola, al massimo sono a contatto con pochi colleghi, poiché ho raramente a che fare con persone che provengono dall�esterno, sennonché per puro caso in un giorno d�estate mi trovavo come al solito laboriosa e svelta nell�ordinare sistemando le varie carte e cartelle alla scrivania vuota d�una collega in ferie, che s�occupa tra l�altro dei professori a contratto e dei lettori. In quell�istante difatti bussano leggermente alla porta, io mi permetto di dire amichevolmente �avanti� anche se non è il mio ufficio, bensì per cortesia e per garbo. In quel momento entra timorosamente uno splendido giovanotto intorno ai quarant'anni e la prima cosa che rapidamente intercetto sono i suoi occhi neri simili al colore della brace che ardono, incorniciati a meraviglia con delle splendide e folte ciglia, mentre io mi perdo immediatamente con i miei come una gatta maliziosa che attende il suo abbinato preferito.�E questo qui da dove sbuca?� - penso io immediatamente, velocemente scendo sulla sua bocca morbidissima disegnata a pennello e lo squadro, lui sorride, in quanto mi sta diligentemente puntando:�La mia collega è in ferie, forse però posso aiutarti io�.Altri dettagli, perché lo sto già scopando con la vista: le mani sono scure, scolpite e solcate dai rilievi delle vene che salgono fino ai polsi, situazione questa che mi fa perdere omogeneità, in quanto mi sento già che avvampo.�Lo spero tanto� - esclama lui, porgendomi la sua pratica. Io ho un sussulto, apro ...
... subito la cartella e inizio a inserire i suoi dati:�Ho bisogno di modificare l�indirizzo e la domiciliazione bancaria� - mi spiega in modo disteso.�Molto bene. Qual è il nome?�.�Angelo�.�Però, che bel nome� - e sbatto bene le ciglia.�Tu invece, come ti chiami?� - sorride lui senz�abbassare lo sguardo, mentre io lo punto dritto negli occhi ed esclamo:�Ilde�.In breve intavoliamo una discussione sulle nostre origini, in seguito iniziamo a conversare e decidiamo di vederci la sera per un aperitivo in un locale etnico molto suggestivo. Una serie di bevute d�assenzio bastano per decidere il proseguo della serata mangiando squisitezze nel piccolo ristorante d�un suo parente, dove ci servono una cena profumata con delle splendide portate. Angelo sorride spesso, malgrado ciò è anche estremamente serio ed enormemente seducente, perché durante la cena ci sfioriamo la mano, giacché soltanto al contatto mi sembra di fare l�amore, però credo che con quest�individuo sarà una cosa completamente diversa e inedita, dal momento che a bruciapelo tralasciando i discorsi letterari Angelo con tutta naturalezza mi fa una domanda specifica:�Ilde, dimmi una cosa, tu quanto sai osare in amore?�. Io resto assai disorientata, completamente spiazzata per quella stravagante domanda, tuttavia sto al gioco:�Molto, tantissimo, nessun limite quando c�è l�accordo e il sentimento�.Io sento il fuoco nelle sue mani inondarmi lentamente, poiché mi eccita la sua peluria nera e folta sulle braccia, sul ...