Due vecchi, un marocchino, tanta sborra e un sogno esaudito - Racconti Erotici

Due vecchi, un marocchino, tanta sborra e un sogno esaudito

... sperato.

"Voglio tornare a casa con la faccia di una bambola di cera", disse. Iniziate a menarvelo ed io ve lo ciuccio a turno.

Continuava a pensare se quando sarebbe tornata a casa le sarebbe convenuto prenderlo in mano a Lu, salirgli di sopra e metterselo dietro o salirgli di sopra e metterselo davanti, prima di raccontargli la storia.

L'unica cosa di cui era certo era che prima di raccontargli tutto doveva far eccitare quel porco del suo uomo, per poi raccontargli tutto nei minimi dettagli. Ma mentre pensava a questo non smettevva di pompare e sentì dire "Minchia come ciuccia questa, pare nata pi chissu".

Quando il primo getto, di Pino, le entrò in bocca, lo tirò fuori e lo fece sborrare su labbra e mento. Dopo pochissimo anche Peppe disse "Sto per venire", e Ludovica lo appoggiò sulla lingua, segandolo, per poi riempirsi tutto il mento.

Restava solo Abdul, cui disse di spostarsi davanti che gli avrebbe fatto un pompino coi fiocchi. Appena iniziò a spomparlo e grattargli al contempo le palle, come sapeva fare lei, lui venne, un sacco di sborra, nonostante fosse venuto prima. Parte la ingoiò, e pensò che aveva un buon sapore, parte la fece scendere sulle tette, e così con lo sguardo da troia disse "Ci vediamo presto", e tornò sul treno.

Mi farò fare un certificato da quel porco del mio amore, si disse. Me lo merito, dopo tutto quello che gli racconterò. E sono sicura di prendere altra sborra addosso, perchè lui è un porco, ed io lo amo per questo..