1. Un paziente della Dottoressa Angela - Pazzo di mia Madre


    Data: 02/04/2019, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky

    ... merda!” disse mia madre. Fuori pioveva a dirotto, e questo le impediva di prendere il sole, come era solita fare. Osservava il temporale dalla finestra. Indossava una maglietta a maniche corte bianca, dei pantaloncini corti e ai piedi taglia 40 delle infradito colorate. Sopra la maglietta, una sorta di maglioncino scuro aperto che le arrivava alle ginocchia, come fosse una tunica. Si sedette sul divano in pelle, si tolse le infradito, si appoggiò con la schiena a uno dei braccioli e si posò sul naso degli enormi occhiali da vista. Poi raccolse il tablet dal tavolino. Io la osservavo, mentre fingevo di giocare con il cellulare. Lei mi guardò con la coda dell’occhio, dopodiché, mi fece spazio sul divano accanto a lei, tirando un po’ indietro i piedi. «Per favore Andrea siediti! Mi dai fastidio in piedi!». Obbedii e mi sedetti al suo fianco. Lei allungò di nuovo i piedi, premendoli contro la mia coscia. «Allora tesoro, hai finito di giocare con il cellulare?». Mentre mi parlava, osservavo le sue dita dei piedi senza smalto spingere contro la mia coscia con non poca forza. Adoravo quando non si metteva lo smalto. I suoi piedi erano già abbastanza belli anche senza. «Andrea?» «Mamma che ti devo dire? L’hai detto anche tu che è una giornata di merda; cosa dovrei fare?». Mi osservò. Posò il tablet sul tavolo ma non si levò gli occhiali, che le davano un’aria da professoressa sexy come in quei film commedia degli anni 70. «Allora parliamo un po’! dai raccontami di Giada!» «mamma, ...
    ... io e Giada non stiamo più insieme… perché pensi che non l’abbia invitata qui con noi in Toscana?» Altra premessa: nonostante abbia 19 anni ho già avuto più di una ragazza. Le definirei “puttanelle” perché si vantavano di essere mie fidanzate per il fatto che fossi ricco. Io non penso di essere particolarmente bello. Sono di bella presenza, insomma, non sono un mostro. Sono magro, simpatico e mi ritengo piuttosto intelligente. Ma purtroppo niente vero amore fino ad ora. L’ultima mia fidanzata, Giada, mi aveva mollato perché secondo lei io non le facevo abbastanza regali. Dopo un iphone da 900 euro pensavo di essermela cavata ma no, lei voleva sempre fare shopping. Qualche giorno prima di partire per la Toscana addirittura mi disse che “per scopare con me voleva anche la borsa di Prada originale”. Le ho detto di no; in pratica è come se fossi stato io a mollare lei. «Sono puttanelle mamma. Vengono con me solo per i soldi». Dopo averlo detto mi sentii in imbarazzo, pensando al fatto che mia madre… beh, l’ho già spiegato: non ha sposato mio padre per il suo aspetto fisico. «Sei così bello, e dolce e simpatico… e intelligente. Che si fottano quelle stronzette, troverai molto presto una brava ragazza!». Mi sorrise, e tutto d’un tratto un tuono la fece sobbalzare. Spinse con forza i piedi contro la mia coscia, poi li alzò, e li appoggiò sul mio grembo. «Cazzo! Ma che c’è là fuori, un tornado?». Mentre girò la testa verso la finestra, appoggiai la mia mano sul suo piede sinistro. La ...
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