1. Doppia uso singola


    Data: 05/04/2019, Categorie: Etero Autore: lampone

    Doppia uso singolaBella la spiaggia di Agadir. Onde lunghe, qualche ragazzino con il surf e molti turisti che fanno jogging . Devo passare qui una settimana , tanto vale che inizi a trascorrere la mattinata camminando in riva all' oceano. Ipod in posizione, al solito non corro, preferisco camminare con passo veloce. La zona riservata del villaggio e' praticamente a meta' spiaggia. Mi giro a destra e inizio a ritmare il passo. Penso a sta doppia uso singola che per la prima volta nella mia vita imparero' a gestire e intanto mi guardo intorno. Donne col velo che fanno il bagno fianco a fianco con turiste in bikini, ragazzini col pallone e un sostenuto scambio di sorrisi tra i joggers che si incrociano. Non so perche' l'ho notato da lontano. Forse il passo armonioso, o l'andatura leggermente ciondolante in avanti che accentua la cadenza delle orme sulla sabbia. Mi viene incontro sorridente. Ricambio il sorriso ed e' davvero un uomo affascinate. Quanti anni avra'? Secondo me siamo sui 55. Sicuramente tratti medio orientali, un sorriso splendido. Ma che fa?? Oddio sta facendo un accenno di inchino mentre ci incrociamo, e mi viene da ridere, e infatti rido e pure lui. Simpatico sto incontro, dai! Galanti gli uomini da queste parti. Arrivata alla marina di Agadir inverto il senso di marcia e mi sorprendo a pensare che magari lo rivedro' di nuovo. Infatti eccolo, lui corre mentre io cammino dunque me lo godo per un bel poco mentre si avvicina. Confermi la tua prima impressione ...
    ... Lampo?? Yesssss confermo! affascinante, non troppo alto e ben proporzionato. Non fa fine lo so, ma lo osservo respirare e il torace ampio si alza con un ritmo ipnotico. Ora mi impongo un sorriso serio, che mi ha sicuramente visto . Pancia dentro e petto fuori, avanti marsc! Ma come mi avvicino si mette le mani dietro la schiena e ravana nei pantaloncini! Poi proprio mentre ci stiamo sfiorando con lo sguardo tira fuori un rametto di gelsomino. Questa volta l'inchino e' piu' profondo perche' si ferma davanti a me e guardandomi fisso mi porge i fiori dicendomi che sono per i miei occhi. Insomma quello che capisco non parlando francese e' questo, ma capisco perfettamente che mi sto sciogliendo proprio come quella medusa schifosissima che ho appena evitato mentre giace morente sulla sabbia bagnata. Rispondo con un timido merci' e non so che fare. Mi leva lui dall'imbarazzo, baciandomi la mano e salutandomi riprendendo la corsa. Lampo calma. Calma e gesso. Sai che non e' possibile, che tutti gli uomini sono uguali, che anche questo qui diceva per i tuoi occhi ma ti guardava le tette. Lo sai vero? Si lo so, certo ma questo qui almeno non porta occhiali da sole e le tette mica le stava guardando! Guardava me! I miei occhi ! Se certo brava la mia doppia uso singola, illuditi dai che tanto male non fa. Intanto hai visto che scema sei? Non ha nemmeno l'orologio per cui che fai domani? Pernotti in spiaggia per essere certa di rivederlo di nuovo? Ah certo che a smontare me stessa sono ...
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