Doppia uso singola
Data: 05/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: lampone
... giorni circonda le labbra. Increspa un sorriso mentre scivolo su lui che non ha il seno penso, mentre scendo. Mi fermo all'ombelico . Null'altro ;ci fermiamo cosi' come due pupazzi wodoo a fissarci, imprigionati dai nostri stessi spilloni. Posso baciarlo che ne dici? No Lampo no te ne stai buona e ti godi il momento. Nulla per caso, mai nulla ricordi? Arrivera' il momento arrivera'. E infatti suona il telefono. Brusco risveglio mentre si alza a rispondere. Butto giu' tutto d'un fiato il succo per riprendermi. Mentre non vede passo un dito tra le gambe e odoro. Ho le mutandine bagnate e certamente non e' sudore, sono eccitata da impazzire, sara' l'assoluta incoscienza che accompagna questo momento , penso. La telefonata termina ma ormai la tensione e' calata. Mormora delle scuse e ridendo si avvicina alle labbra per pulirmi i baffi di succo arancione e mi prende per mano. Usciamo intrecciati percorrendo la spiaggia e lentamente mi riaccompagna verso gli ombrelloni del villaggio. Mi lascia con un bacio sfiorato sulle labbra dandomi appuntamento al giorno dopo. Scema sei scema Lampo, non hai chiesto nulla! Non hai domandato , non hai nulla non hai fatto nulla. Alla sera gran mal di polpacci visto che ho ripassato a memoria la spiaggia tutto il pomeriggio alla sua ricerca ma niente, nisba..sparito. E se avessi capito male? E se non mi avesse dato nessun appuntamento? Dubbi amletici mentre spalmo burro e marmellata a colazione. Mi catapulto in spiaggia, faccio pensieri frulli ...
... stamane e spero di incontrarlo presto molto prima di quanto mi aspetti. Non solo la sola ad aver riposato agitata visto che mi sta venendo incontro sorridendo. Spalanca le braccia e mi cinge come fossimo la coppia piu' collaudata del mondo e mormora buongiorno! Più una serie di parole che mica capisco ma suonano così bene! Mano nella mano di nuovo al locale. Cerco di farmi capire chiedendo come mai ha le chiavi. E' mio risponde, e apro al tardo pomeriggio sino a notte fonda. Serviamo alcolici e il piano bar piace molto. Non mi chiede nulla mentre inizia a spremere arance fresche. Il ricordo di ieri mi sale alla gola e la calura si fa sentire anche in basso. Sono già eccitatissima mentre si avvicina con il succo ghiacciato. Vieni dice e mi prende per mano. Salgo sulla pedana del pianoforte e mi aiuta a sedermici sopra. Odiio penso chissa' se da queste parti hanno visto Pretty woman? Beviamo lentamente e il mio corpo tra i suoi occhi e' solo un prolungamento dello sguardo , un andare oltre che e' presente perche' batte e respira. Di nuovo il fascino del non dire, di nuovo lui, stavolta con le labbra su di me. Stavolta sono le labbra fredde a scendere umide sul mio corpo. Vorrei fare, ma mi fa cenno con la testa di star ferma, di godermi il suo sapore. Cosi' cedo lentamente. Sei piena di sale mormora e con due passi e' dietro al bancone. Ritorna con le mezze arance spremute e , ma quanto ridi!, e fa gocciolare il poco succo rimasto sulla pelle accaldata. Cedo , continuo a lasciarmi ...