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Doppia uso singola
Data: 05/04/2019, Categorie: Etero Autore: lampone
... bravissima ultimamente, ma in fondo ho proprio ragione a darmi torto. Annotero' sul diario questo simpatico siparietto e morta li' la storia.Oggi ho scelto il mio due pezzi migliore per camminare, chissa' mai che si ripeta l'incontro? mi sono anche truccata un poco ( waterproof mi ha garantito la commessa). Stesso percorso di ieri, ma stavolta con gli occhialoni da sole che devo poter guardare in giro in piena liberta'. Inutile, maledico la mia mancanza di orologio e ormai intravedo i primi frangiflutti del porto. Al solito la mia sfiga che mi fa sempre arrivare troppo presto o in ritardo sugli appuntamenti del destino. Scalcio la sabbia con vigore e sento un soffio tra i capelli mi volto di scatto ed eccolo qui! Adesso ride lui con gli occhi e con le labbra, non sto capendo più nulla che mi sta dicendo? No non mi sono spaventata, dai. Certo si certo che prenderei qualche cosa di fresco in tua compagnia! Spero di aver dato le risposte corrette, naturalmente muovendo solo la testa e mugugnando in italiano. Chiedo se parla inglese ma la risposta e' poco poco dunque meglio illudersi in lingua straniera!! Dai che giochiamo alla caccia al tesoro! Siamo alla marina di Agadir e sta togliendo dalla tasca dei calzoncini la chiave di un locale. Entriamo e sembra un piano bar di quelli da dopo cena. Arredamento sobrio beige e nero, tocco minimale e il pianoforte leggermente sollevato su una pedana tra i divanetti bassi. Mi fa cenno di sedermi sul trespolo davanti al bancone del bar e ...
... si mette a spremere arance fresche. Non una parola, non una. Mi porge il bicchiere mentre siede di fronte e non lasciandomi un secondo lo sguardo appoggia il bicchiere al mio. Sono imbarazzata per i suoi occhi. Forse avrei preferito uno sguardo nella scollatura, avrei saputo reagire almeno. Ma ad uno sguardo muto come si reagisce? Inizia davvero a incuriosirmi la mancanza di dialogo così fisso pure io. Fisso e basta. E davvero bello il suo viso, con rughe profonde a solcare la fronte. Uomo che ha vissuto penso e che vuole da me? Sorseggia il succo e il dito indice accarezza il vetro ghiacciato. Sono ipnotizzata mentre lo avvicina alle mie labbra. Le passa con l'acqua raccolta sul polpastrello e io sento caldo e ho molta sete. Di nuovo il dito scivola sulle mie labbra e inizia a percorrere il collo. Sono riarsa dal sole che sento dentro e sono molto eccitata al punto che sento il mio odore prepotente che esce dalle mutandine di nylon del costume ,me ne vergogno quasi, non possiedo la capacita' di scusarmi nemmeno in italiano figurati in francese. Il dito continua a scendere e i suoi occhi danzano nei miei. La frescura ora lascia spazio al sudore che il dito raccoglie da me. Sta scendendo in agonia verso il solco libero del seno, quello messo generosamente in mostra dal bikini. Dove arrivera'? Non importa dove voglio arrivare io, adesso soggiogata mio malgrado, aspetto. Allungo un dito pure io verso di lui, vorrei ripetere lo stesso lento percorso. La barba incolta ma di pochi ...