Grazie al dildo ti ho reso gay
Data: 05/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ragusahot
grazie al dildo ti ho reso GAY
Sì, ho detto dildo. C’è qualcosa di male? In questa società chiusa dove, se non vivi a Roma o Milano, per trovare un altro gay ti ci vuole il sonar, il radar e il dispositivo di localizzazione satellitare, il dildo può diventare il tuo migliore amico. Ce ne sono di tutte le forme e i colori, per tutti i gusti. Io ero un ragazzo che aveva appena smesso di mentire a sé stesso. Avevo 18 anni e mi ritrovavo omosessuale senza che potessi avere un punto di riferimento. C’era tanta voglia di conoscere altri ragazzi e tanta voglia di sesso. In qualche modo avrei dovuto sperimentare! Non mi vergogno di dirlo: avevo voglia di prenderlo in culo. Punto. Il dildo che mi ero comprato, non senza qualche timidezza, era di dimensioni notevoli: in lunghezza saranno stati 17 o 18 centimetri e il diametro era molto gradevole alla vista. Ero molto spaventato e al contempo eccitato all’idea di infilarmi quell’affare! (enorme, visto l’uso che ne dovevo fare). Era proprio come un pisello vero: con il cappellone, il filetto, il forellino e le nervature. Un pomeriggio mi decisi a provarlo.
Chiusi a chiave la porta, mi distesi sul letto sul fianco con una gamba piegata, lubrificai abbondantemente e lo posizionai davanti al mio buco. Il solo sentire la punta strusciarci me l’aveva fatto rizzare. In quel momento pensi “ma che cosa sto facendo!?" Pensi di essere sbagliato, che dovresti fermarti. Però ti piace un casino e la sola idea ti fa ribollire, dunque ti ...
... viene naturale: spingi. Ho fatto fatica a fare entrare la cappella e devo ammettere che un po’ di male l’ho sentito. Ma passata quella, è stata tutta una ‘scalata in discesa’. Lo sentivo proprio scorrere sempre più giù e non mi dispiaceva affatto. Il pisello non ce l’avevo molto duro e ogni tanto provavo a segarmi però farlo mi causava delle contrazioni un po’ fastidiose. Ero riuscito a spingerlo dentro abbastanza da farcelo restare anche senza tenerlo e potendo navigare liberamente con le mani andai a tastare cosa stava succedendo. Quando attraverso il tatto potei immaginare che quel bastone era veramente infilato nel mio culo, quando potei far scorrere la mia mano tra le mie chiappe caldissime fino ad arrivare al buco trovandolo occupato, desiderai intensamente essere montato da qualcuno degli strafighi
che a me piacciono tanto. Ero un po’ ingenuo: in tutta quella situazione non mi ero reso conto che la cosa più bella non sarebbe stata infilarmelo dentro ma invece sarebbe stata muoverlo su è giù. L’idea che fosse un manzo italiano DOC a stantuffarmi mi aveva dato l’input per iniziare a masturbarmi il culo per comprendere quale fosse la sensazione del sentirsi scopato. E che sensazione! Mi girai a pancia in su e iniziai a darci dentro, davanti e dietro. Inizialmente fu fastidioso ma dopo qualche secondo iniziai a sentire un gradevolissimo piacere dentro.
Non era il cazzo. Quello è vero, stava per esplodere, ma quel piacere era diverso e cresceva. Allora per vedere cosa ...