Grazie al dildo ti ho reso gay
Data: 05/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: ragusahot
... succedeva smisi di segarmi e continuai solo col culo. Iniziavo a sentirmi dei brividi che mi percorrevano la schiena partendo dall’osso sacro e arrivando fino alla testa. A un certo punto non ce la feci: mi sborrai sull’addome sei o sette schizzi senza neanche toccarmi e fu una cosa da urlo, perché non avevo mai goduto tanto in vita in mia. Sentii proprio che insieme al godimento di cazzo, qualcosa mi era partito anche da dietro. Ero felicissimo ma anche un po’ irritato, perché avrei voluto vedere cosa sarebbe capitato se avessi continuato col dildo senza venire. Anche perché in seguito ci avrei provato altre volte ma non ci sarei mai riuscito come descritto da certi internauti da me conosciuti. In ogni modo, lo tirai lentamente fuori e la sensazione del mio buco che si richiuse fu veramente strana! Sulla faccia probabilmente avevo un sorrisetto appagato. Mi alzai e fu strano camminare dopo la funzione che mi ero fatto. Oh per carità, nulla di straordinario ma mi sentivo un po’ violato e vuoto, non che la cosa mi dispiacesse. Presi il dildo, lo riposi nella scatola e lo misi nell’armadio, mi pulii con dei fazzolettini e andai a fare la doccia. Mentre l’acqua calda scorreva sul mio corpo, che forse solo allora iniziai ad amare veramente, capii finalmente di aver trovato cosa volevo. All’idea di avere un ragazzo e di passare dei bellissimi momenti con lui, si era associata la voglia di sesso, di godimento. Ora che sapevo quanto mi sarebbe piaciuto, la mia voglia di provare era ...
... diventata massima. Stava diventando il mio pallino.
Le notti mi rannicchiavo nel letto con la musica e pensavo al mio migliore amico, Mirko. Migliore amico sì, uno di quelli veri, ma io da lui avrei voluto di più. Non era una cosa meramente sessuale, era più che altro l’idea di fare sesso con la persona a cui volevo bene, con la quale avevo condiviso una vita di emozioni e che mi piaceva. Un bellissimo ragazzo castano chiaro, con occhi color ambra, fisico tonico. Di lui mi faceva impazzire tutto ma la cosa che più mi eccitava erano le sue gambe perfette, maschie. Non grosse ma incredibilmente sexy.
Immaginavo di averlo accanto a me, ad accarezzarmi i glutei, a baciarmi, a stringermi forte tra le sue braccia. Ma lui purtroppo non c’era. Avevo provato ad indagare ma i risultati erano sconfortanti: etero, etero, completamente etero. Ogni suo commento ad una bella ragazza tra amici era per me una pugnalata. Lui sapeva di me, era l’unico, ma io non volevo assolutamente che potesse avere il dubbio che io lo desiderassi così fortemente. Non importava che io volessi farlo mio ed essere suo; non importava che avrei voluto farlo per la prima volta con lui. Le settimane passavano e io sapevo solo guardare inerme.
Un giorno di inizio luglio, il primo pomeriggio Mirko doveva venire a casa mia per ripassare biologia in vista degli esami di maturità. Per me era la solita giornata: sveglia presto, doccia, studio, veloce scappatella col dildo, pranzo e un pomeriggio passato tra libri ...