1. Au pair girl!


    Data: 06/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: cris35

    Questo racconto l’ho già pubblicato un paio di settimane fa, ma per errore l’ho cancellato, adesso lo ripropongo per chi non l’avesse ancora letto….
    
    Giugno è un mese impegnativo per la nostra famiglia, finisce la scuola per i bambini, iniziano le vacanze estive, per noi è soprattutto il momento in cui dobbiamo salutare la nostra ragazza alla pari, che dopo un anno di esperienza se ne torna a casa, lasciando la maggior parte delle volte un vuoto difficile da superare, in primis per i bambini, poi anche per noi…
    
    Non è facile dopo un anno in cui ci vivi assieme, doverle accompagnare in aeroporto con la consapevolezza di non vederle probabilmente più…
    
    Negli anni qualcuna è passata per una vacanza in Italia ed è venuta a salutarci, ma le altre non le abbiamo più viste, e anche se ormai la tecnologia ci aiuta ad eliminare le distanze, non è la stessa cosa del rapporto umano.
    
    Poi Giugno è il mese in cui arriva la ragazza nuova, e bisogna mettere via la tristezza, bisogna armarsi di sorriso e voglia di accogliere un nuovo membro nella famiglia, perché è così che sarà, sarà parte della famiglia per un anno…
    
    Quest’anno la scelta è caduta su una ragazza canadese, di origini giamaicane, piccola parentesi, io scopro sempre in aeroporto chi arriva, del trovarle si occupa mia moglie, quindi per me è sempre una sorpresa, e quest’anno devo dire che è stata la più piacevole di tutta la nostra carriera di famiglia ospitante!
    
    Agli arrivi dell’aeroporto si presenta questa ...
    ... bellissima ragazza, alta, slanciata, pantaloncini corti e magliettina che poco spazio all’immaginazione lasciavano, una testa di capelli lunghi neri ricci, un sorriso pietrificante da quanto bello, un colpo per me sinceramente, è stata la prima volta in cui mi sono trovato in difficoltà.
    
    Durante il viaggio verso casa, chiedo a mia moglie dove l’avesse trovata, e per tutta risposta, lei mi dice di averla trovata subito simpatica e disponibile, e che si sono sentite subito su Skype e da li hanno capito che si erano trovate in sintonia e avevano deciso subito di fare questa esperienza.
    
    Io continuavo a tenere gli occhi incollati sullo specchietto interno per guardarla, lei, testa appoggiata al finestrino a guardare fuori incantata dal paesaggio.
    
    In macchiana abbiamo scambiato i primi convenevoli, com’è andato il volo, sei stanca, hai dormito in aereo, faceva freddo quando sei partita, come ti sembra qui, sei stanca etc etc, una volta a casa, il mio ruolo è quello di accompagnarla nella sua camera e spiegarle un po’ di cose, indicarle dove si trova il Family Book con le regole generali del tipo di servizio che dovrà fare lei e le regole generali della casa, abitudini e tutta una serie di possibilità da sfruttare nei dintorni, per gite in giornata o di qualche giorno in base alle possibilità.
    
    Nonostante la sua stanchezza, noto un certo senso dell’umorismo, si concede qualche battuta e molti sorrisi, oltre che bella la trovo molto simpatica e alla mano, e non pensate sia così ...
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