Luglio 2015: che gran calore-cap2
Data: 07/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo
... aggrappata a me e mi sta dicendo che ha fretta di scopare con me, quasi tirandomi dentro l'ascensore? Davvero Alberto sta trasportando la valigia di Amelia?
Perché pormi tante domande? Se è un sogno lo vivo fino a che non mi sveglio o fino a che il delirio onirico non si tramuti in altre allucinazioni, forse anche in incubi. Se non sto sognando perché non vivere in pienezza questa strano momento?
L'ascensore sale; io ed Amelia ci guardiamo, ci sorridiamo. Io le tocco la camicetta all'altezza dei suoi seni, lei mi tocca i calzoni all'altezza del mio pene. Alberto ci guarda sorride e si tocca il collo.
L'ascensore si arresta, la porta si apre automaticamente. Porgo le chiavi ad Alberto e gli ordino “Apri tu”. Lui mi asseconda.
Prendo Amelia sulle mie braccia, alla maniera dei neo sposati, ed in entro in casa con lei aggrappata al mio collo che ride felice come una bambina. Alberto ci segue portando la valigia di Amelia.
Vado direttamente in camera mia e depongo Amelia sul letto, mi chino e la bacio di nuovo, mentre lei divarica le gambe per non ostacolare la mia mano che cerca la sua parte più intima e con una sua mano agisce sulla lampo della patta dei miei calzoni per aprirla e introdursi nei miei vestiti ad afferrare il mio cazzo già duro.
Sento anche altre braccia su di me: cingono i miei fianchi e due mani stanno slacciando la mia cintura e il bottone in vita dei miei calzoni. Sono le mani di Alberto. Se non avessi la bocca impegnata nella bocca di Amelia ...
... gli chiederei spiegazioni, invece lo lascio fare, mi lascio prima allargare i calzoni sui fianchi e poi tirarli giù per le mie gambe che sollevo alternativamente, per sfilare i mocassini l'uno dopo l'altro, agendo con i piedi sui talloni e poi per liberarmi del tutto anche dei calzoni.
Alberto, diligentemente, recupera i miei pantaloni da terra, li piega per bene e li adagia sullo schienale della sedia, sotto la quale porta anche le scarpe che mi sono sfilate.
Poi si spoglia anche lui, mentre io, dopo aver già sfilato gli slip ad Amelia, sospendo di baciarla per lasciarla libera di spogliarsi. Ma non riesco a limitarmi al solo guardarla, le sollevo il busto e l'aiuto a sganciarsi il reggiseno. Lei mi sbottona la camicia. Alberto me la sfila appena l'ultimo bottone abbandona l'ultima asola. Amelia mi abbassa i boxer e mi tocca con una mano il pene, con l'altra uno dei due glutei. Io mi chino di nuovo su di lei per finire di denudarla e deliziarmi nel ciucciarle i turgidi capezzoli.
Appena Amelia è nuda mi tira sul letto, quasi obbligandomi a mettermi seduto sul bordo; lei invece si alza e lascia il letto per accovacciarsi ai miei piedi, a destra delle mie gambe e da lì mi palpeggia le palle e allunga il collo per leccarmi il cazzo.
Alberto si pone alla sinistra, si abbassa anche lui e non si contende il mio cazzo con Amelia, ma lo condivide con lei. Che gusto gente, sentire la lingua dell'uno e dell'altra, una bocca da da una parte, una dall'altra. Una scende e le ...