1. Cap 4: "salvo"


    Data: 07/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked

    ... L’odore di maschio sprigionato dalle palle di Fabio inebriò il cervello di Sandro che cominciò cosi ad annusarne il cazzo, dalla cappella fino alla radice: era stato un vero supplizio dover attendere tutta la giornata per poter sentire quel profumo sublime, per poter infilare la lingua nello spacco del suo culo pelosissimo.
    
    Salvo paralizzato e incredulo guardava i ragazzi: erano due perversi e diabolici amanti e lui si trovò combattuto tra il correre a raccontare allo zio, cosa stesse succedendo o rimanere a guardare...e magari a partecipare! Fu sconvolto dal proprio pensiero: come poteva essere che un uomo vero come lui, mai attratto da altro che non fosse una figa, sentisse la voglia di partecipare ad un amplesso fra uomini?! Eppure vederli in quell’atteggiamento lo eccitava tantissimo, tanto che si sbottonò i pantaloni e dopo averli abbassati leggermente, dovette constatare che il suo cazzo aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli, duro come il marmo e senza pensarci cominciò a masturbarsi lentamente. Era eccitato come non mai, stava scoprendo un lato di se fino ad allora nascosto ma vedere i due ragazzi cosi arrapati era altamente stimolante.
    
    Dopo un tempo interminabile, nel cercare di veder meglio la scena, spostò leggermente la gamba, colpendo l'innaffiatoio di metallo vicino alla porta, il quale cadendo fece un sonoro rumore:
    
    - “Cazzo e se mi hanno sentito?” pensò allarmato, scostandosi dalla porta e nascondendosi in una zona buia, guardandosi attorno, per ...
    ... essere sicuro che nessun altro si fosse nel frattempo avvicinato. Tutto sembrava tranquillo e immerso nel silenzio; uscì dall'ombra guardando verso la masseria per essere sicuro che non si accendessero luci e quando si voltò nuovamente verso l'ingresso della stalla, vide con terrore che questa era aperta e i due cugini nudi, lo osservavano con stupore e interesse:
    
    - “Guarda guarda chi abbiamo qui, esclamò Fabio con tono sarcastico, avvicinandosi al contadino, ormai paralizzato dalla paura, afferrandogli prontamente il cazzo marmoreo che ebbe un fremito.
    
    - “Ragazzi, non facciamo scherzi, io….io non voglio guai con il dottore e ….”
    
    - “ Non preoccuparti” disse Sandro, che nel frattempo aveva raggiunto i due uomini posizionandosi alle spalle di Salvo accarezzandolo dolcemente:
    
    -“Lo zio non saprà mai che ci siamo divertiti un po’” continuò, inginocchiandosi davanti all'uomo, mentre il cugino finiva di sfilare il poco degli abiti che Santo ancora indossava. Tenendo ben saldo il cazzo del contadino, lo guardò palpitare nella sua mano: un bel manganello, lungo e venoso, con una cappella bella larga e lucida per il precum che usciva dal buchino: odorava di maschio siculo, arso dal lavoro nei campi e di sudore, dovendo stare rinchiuso in quei pesanti pantaloni di fustagno. Il forte odore di tutta una giornata di lavoro fece quasi perdere il senno a Sandro che avvicinò il cazzo alla sua bocca e schiudendo le labbra cominciò ad avvolgerlo con gusto, insalivandolo bene nei punti ...