1. Cap 4: "salvo"


    Data: 07/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: orsonaked

    ... giusti.
    
    Salvo chiuse gli occhi abbandonandosi a questo nuovo piacere, gemendo e godendo della bocca sapiente del ragazzo: nuove sensazioni attraversavano la sua mente e stimolavano i suoi coglioni:
    
    - "Chi lo avrebbe mai detto , che un uomo può succhiare la minchia cosi bene?" pensò lasciandosi trasportare dalla voluttà. Un motto di mascolinità gli fece invece pronunciare:
    
    - “ No vi prego non l’ho mai fatto con un uooo…..ahhhhhh….” rantolò Salvo mentre Sandro ingoiava da vero esperto il suo membro sempre più duro. Per quanto si sforzasse di resistere non poteva fingere.
    
    Fabio intanto accarezzava il petto villoso del contadino titillando e mordicchiando i suoi capezzoli per poi passare alle labbra carnose e Salvo, ormai senza più freni inibitori preso il ragazzo per la nuca, lo incollò alle sue labbra cacciandogli la lingua in bocca che saettando si avvolse a quella di Fabio. L'uomo ormai non sentiva più vergogna e si lasciò andare completamente; il lavoro di Sandro portò Salvo ad essere pronto all’esplosione. Il contadino sentì di non avere più molto tempo prima della sborrata e mentre palpava il culo di Fabio, infilando le dita nel suo buchino soffice e leggermente dilatato, con una mossa repentina, sfilò il cazzo dalla gola di Sandro e girato Fabio contro la staccionata, lo piegò a novanta, appoggiando la cappella durissima sull'ano e spingendo con un colpo secco. Fabio emise un grido ma si adattò subito alle grosse dimensioni del contadino che cominciò a ...
    ... riempirlo di colpi affondando sempre più la sua minchia nell'intestino del ragazzo. Interminabili minuti di questa vortiginosa lussuria trascorsero, mentre Salvo riempiva di cazzo Fabio e Sandro accucciato a terra leccava le palle dell'uomo che per via dei movimenti forsennati gli sbattevano sul naso. Santo teneva arpionati i fianchi di Fabio, con le sue mani forti e callose e irrigidendosi, sentendo di aver raggiunto il limite, spinse il suo uccellone fino a fine corsa, sbattendo con le palle sulle chiappe del ragazzo, riempiendolo con un fiume incontenibile di sborra rovente gridando:
    
    - “Cazzo vengo …VENGOOOOOOO”
    
    - “NOOOOOOOOOOOOOO” gridò lo zio Fabrizio alzandosi di scatto, a sedere sul letto immerso nel buio della stanza da letto, tutto sudato e con il respiro affannoso. Era stato un sogno! Un maledetto brutto sogno e guardandosi il ventre scoprì di aver appena fatto una stupenda sborrata e di avere ancora il cazzo inalberato.
    
    - “Sono miei! Loro sono miei, lurido bifolco e non potrai mai averli!!” mormorò rabbioso fra se e se alzandosi dal letto e dirigendosi in cucina per bere dell'acqua. Ricordò come Salvo avesse guardato i suoi ragazzi, appena arrivati alla masseria e decise che doveva averli, prima di lui. Incurante del fatto che fossero i suoi nipoti, figli delle sue sorelle, si rese conto che la passione per quei due ragazzi era davvero forte e averli visti nudi, nella piscina della masseria nel primo pomeriggio, lo aveva di sicuro eccitato risvegliando un ...