Un dolce e timido tesoro 04 - parte finale
Data: 08/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Difficilissimo
... grande amicizia che ci legava. Per questo non volevo dargli una doppia delusione: interrompere il nostro rapporto ma allo stesso tempo avergli dato, durante la nostra frequentazione, quella consapevolezza della sua omosessualità che magari lo avrebbero portato a dichiararsi a Mario. A prescindere dal fidanzamento del mio ex, Lorenzo non avrebbe avuto speranze di alcun tipo con lui se non quella di racimolarci una scopata in qualche momento di debolezza, visto che negli ultimi mesi Mario più volte si era concesso rapporti occasionali (anche in questo caso assolutamente impensabili per come era fatto prima). L'ultimo elementi di riflessione era Fabietto: lo avevo tanto desiderato, lo avevo ottenuto ma non ero mai riuscito a portare veramente oltre il nostro rapporto. Non capivo cosa volesse durante i mesi estivi, abbiamo continuato a vederci ma senza mai andare oltre tra di noi. Eppure era l'unico che realmente sentivo di desiderare, era quello giusto per me: simpatico, comprensivo, solare, dolce, bravo a letto, bello e tanto altro. Per prima cosa decisi di parlare con Lorenzo. Ci incontrammo a casa sua e gli feci il discorso nel modo più dolce e comprensivo che potessi e la cosa andò molto meglio di quanto sperassi. Lorenzo non sembrò accusare il colpo ma mi fece una richiesta: se fossi rimasto single nei mesi a venire e ne avessi avuto il desiderio, potevo scoparci come e quando avessi voluto. Lui voleva il mio cazzo anche saltuariamente e anche senza dover fare nulla di ...
... assurdo rispetto ai suoi perversi gusti. Mi accertai che tutto questo non lo avrebbe illuso o fatto stare male e lui mi disse chiaramente che quel “ti amo” che mi aveva detto a sua volta non lo pensava e che per lui era solo uno splendido sesso con me. Chiarito il tutto mi baciò: iniziammo a pomiciare seduti sul bordo del letto e quasi subito la mano di Lollo inizio a farsi più coraggiosa e si poggiò prima sulla mia coscia e poi sul mio pacco. Esercito una dolce e piacevole pressione dall'esterno dei jeans mentre io, a mia volta, infilai una mano sotto alla sua maglietta e iniziai ad accarezzargli quella sua meravigliosa pelle color latte. Slacciò con qualche difficoltà il bottone dei miei jeans, poi scostò l'orlo delle mutande e fece schizzare all'aria il mio cazzo, già abbondantemente in tiro dal precedente stimolo. Mentre io proseguivo ad accarezzarlo, lui staccò la bocca dalla mia e si accucciò all'altezza del mio pene. Lo assaggiò, sempre continuando a segarlo, con la sua calda lingua per poi iniziare a spompinarlo con maestria. Più passavano i giorni e più Lorenzo prendeva dimestichezza nel ciucciare i cazzi, stava diventando davvero un bravo pompinaro e non feci altro che stendermi all'indietro, smettendo anche di accarezzargli il corpo, e godermi quell'intenso attimo. Nel movimenti, mi sfilai le scarpe e le scalciai via, poi permisi a Lorenzo di abbassarmi e togliermi i jeans. Liberatomi da qualsiasi forma di impedimento, spalancai le cosce e lo lasciai lavorare. Me ne ...