Un dolce e timido tesoro 04 - parte finale
Data: 08/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Difficilissimo
... stavo là estasiato a guardare il soffitto e a godere mentre Lorenzo mi spompinava con un ritmo devastante. Sentì un suo dito premere all'altezza del mio buchino e, ben presto, farsi largo all'interno di esso. Il piacere stava diventando devastante e cominciai a gemere e venire in su col bacino mentre Lollo non accennava minimamente a diminuire il ritmo. Sentì giungere l'orgasmo, lo avvisai ma allo stesso tempo gli afferrai la testa per assicurarmi che rimanesse ben saldo sul mio cazzo per poi sparargli in gola schizzi su schizzi di caldissima sborra. Lorenzo bevve di gusto, apprezzando fino all'ultima goccia del mio seme, poi si tirò su con lo sguardo soddisfatto e con le labbra ancora sporche. Mi sorrise e si passò la lingua attorno alla bocca per pulirsi bene dicendomi: “mmm buona!”. Mi alzai da quella posizione, ora era il mio momento di ricambiare. Tuttavia Lorenzo mi poggiò una mano sul petto e mi spinse nuovamente giù, dicendomi di rimanere steso a pancia in sopra. Iniziò a spogliarsi, rimanendo soltanto con le mutande bianche e con i calzini neri. Mi venne sopra e iniziò nuovamente a baciarmi ma quello che mi fece impazzire fu il suo modo di muoversi su di me, davvero femminile e sensuale come non mai. Lorenzo sembrava davvero una puttana, a partire dallo sguardo perverso e dal sorriso compiaciuto che aveva stampato in viso mentre mi osservava negli occhi e poi mi baciava. Nel mentre muoveva il bacino su di me, strusciando il suo pacco, ancora contenuto dalle mutande, ...
... sulla mia pancia o sul mio cazzo. E all'interno sentivo il suo pene turgido che premeva su di me, desideroso di uscire. Mentre mi baciava, mi penetrò nuovamente con un dito e iniziò a sditalinarmi con maestria il culo. La cosa andò avanti per diversi minuti, nei quali mi sfilò anche la maglietta e prese a baciarmi e mordicchiarmi i capezzoli, il collo, il petto, le orecchie. Dopo un po' si spostò un attimo lateralmente e si sfilò le mutande, lanciandole lontano. Ebbi modo di vedere, seppur non in maniera limpida, il suo cazzo ben arrapato. Amavo il suo uccello, era bello lungo ma non larghissimo, di colore chiaro e con la cappella rosacea: un cazzo tipicamente adolescenziale anche dal punto di vista della pelle, liscia e abbondante. Si posizionò nuovamente sopra di me, in posizione missionaria, e con un colpo secco mi penetrò. Iniziò a fottermi con foga, dava colpi ben assestati, facendomelo sentire bene e nel mentre gemeva con la sua voce da puttanella. Mi stava piacendo da morire osservarlo e mi resi conto che non avrei mai voluto perdere questi momenti. Non durò molto, forse 4 minuti in tutto, ma furono dei momenti molto belli e molto intensi in cui spesso le nostre bocche si cercarono e le nostre mani non smisero mai di esplorare i corpi l'uno dell'altro. Mi venne completamente nel culo, inondandomelo di sborra e urlando come una troia al momento dell'orgasmo. Lorenzo era stremato e crollò sul mio petto con ancora il cazzo dentro al mio culo. Tutta quella scena mi aveva ...