1. Dorei Ichiba (Slave Market): l’altra storia - Fiammetta


    Data: 08/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Super, Fonte: EroticiRacconti

    ... dice con un tono calmo e un sorriso dolce, e pensare che prima stava molestando una!! Nel mentre l’orientale dice di voler “provare” una delle schiave, il tipo nero ne afferra una per le gambe e alzandola mostro la figa, subito il signore le infilò le dita, non vi dico che goduria sentire le urla!! Poi estraendo le dita assaggiò la sborra della schiava e… cominciò a succhiare con la bocca!! Che cosa disgustosa! E va bene che la figa è il punto più bello per fare sesso, ma mai io non oserei mai leccarla!! Dopodiché decise di comprarla e se ne andò contento. Il nero prese la bionda e l’altra ragazza e le portò via (penso doveva prepararle), le altre dopo essersi rivestite (certe avevano un abito succinto ma la maggior parte aveva solo due pezzi per coprire le tette e il culo) tornarono nelle loro celle. “le serve qualcosa signore” mi chiese il commerciante quando mi vide, io all’inizio rimasi imbarazzato, mi sentivo come un ladro davanti alle forze dell’ordine, “vedo che ha dei soldi con lei, vuole comprare delle nostre schiave” io allora mi ripresi e dissi di si, “aspetti solo qualche minuto che come vede ci sono stati due acquisti, le nostre schiave al pubblico le teniamo semi-nude, ma una volta vendute le laviamo, le vestiamo e le portiamo direttamente dai loro futuri padroni”. Nel mentre diceva tutto il cazzo era così duro che sembrava un pezzo di legno!!! “se vuole può vedere le nostre schiave nella cella, così da ingannare l’attesa” senza farmelo ripetere feci così, ...
    ... andai subiti nel punto indicato; le ragazze erano lì, sedute o coricate per terra, per pranzo avevano tutte dei pezzi pane. La cella era grande, potrebbe ospitare al massimo una decina di persone, si avvertiva un odore di piscio e sudore (quel giorno faceva caldo), le schiave quando mi videro certe si allontanarono, altre si strinsero tra loro, certe mi fissarono e poi tornano a guardare per terra altre. Tra tutte quella che più mi colpisce è una dai capelli rossi; Il suo sguardo oltre che ad una sfida è quasi un invito come per dirmi “prendimi e vedi che ti combino”, è deciso, prendo lei! Passò un po’ di tempo, il tipo grande e grosso era già tornato, il commerciante stava per far uscire le schiave ma io lo fermai dicendo “voglio lei” e con il dito gli indicò chi, certe fecero dei respiri di sollievo (andiamo! Non sono poi così brutto! Si sarò un tipo imponente ma mica sono un orco!), altre sempre sguardo per terra mentre lei (la prescelta) si morse il labbro. Fu portata fuori, oltre a divorarla con lo sguardo la guardai meglio; era una ragazza minuta, con un fisico ne troppo magro ne troppo grasso, in forma oserei dire, come già detto prima aveva lunghi capelli rossi che gli arrivavano fino al sedere (uno bello sodo!), scalza e con pesanti catene che le tenevano le braccia, aveva addosso due straccetti che gli coprivano a mala pena i punti di interesse(le tette erano belle tonde!!); “vedo che il signore ha buon occhio” mi disse il commerciante “lei si chiama Fiammetta, viene da ...
«1234...»