1. Dorei Ichiba (Slave Market): l’altra storia - Fiammetta


    Data: 08/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Super

    ... casa prendo un pezzo di pane, due mele e una brocca d’acqua; dopodiché vado nella “stanza” della mia schiavetta. Aprendo la porta la trovo la appoggiata nuda (andiamo potevi almeno metterti il vestito!!) in un angolo della stanza, vedendomi le venne un colpo, “mangia” gli dico lanciandoli il cibo per terra, subito lei si avventa trangugiando quello che gli capita a tiro, poi appoggio la brocca e afferrandola la beve tutta di un colpo. “allora” gli dico quando vedo che ha finito “collabori, oppure vuoi che ti chiudo qua dentro e ti do da mangiare e bere una volta al giorno?”. Mi guarda male, ma capisce la situazione e fa cenno di si con la testa “perfetto, cambiati che poi ha un sacco di lavoro da svolgere”. Mi trovavo in cucina, finalmente vedo Fiammetta in abiti da lavoro, sexy da morire. Il vestito lasciava scoperta le spalle e le braccia. Sarebbe bastato sfilare il nodo e bam!! Avrei visto le tette in tutto il loro splendore; insieme alla gonna c’era il grembiule, “comincio a preparare” mi disse lei con voce irritata. Avviandosi (scalza e ricordo non ha biancheria intima! Sarà anche per questo che è irritata) va in cucina e comincia a preparare da mangiare, la stanza si riempie subito di un buon profumo. Dopo un po’ arriva e mi porta carne cotta. “niente male” le dico, lei non mi guarda in faccia “adesso l’assaggio… ops (faccio cadere la forchetta) ti dispiace prendermela” lei si abbassa e subito le do un colpetto al sedere, la vedo arrossire e facendo finta di ...
    ... niente mi ridà la posata. Finito di cenare mi rivolgo a lei, che ricordo è stata in piedi per tutto il tempo davanti a me, “niente male per davvero, il venditore non scherzava quando diceva che era brava a cucinare” “g-g-g-grazie” mi disse lei, anche se mi disprezzava gli avevo pur sempre fatto un complimento, “per congratularmi che ne dici se… (avvicino la mia mano verso di lei)” “no!!! Basta!!! Non ne posso più!!” mi risponde lei allontanandomi la mano, io allora la prendo per i capelli e la trascino via, “no ti prego! No!! Facciamolo un'altra volta!!” mi implora. Arrivo nella stanza da letto e aprendo la botola la porto nella stanza. Gettandola per terra lei rimane sorpresa a vedere tutto quello che c’è lì dentro “ho cercato di essere gentile” le dico nel mentre mi svesto “pensavo che un intera giornata senza cibo e acqua ti avrebbero calmato” “no” mi dice con gli occhi quasi in lacrime “Tu mi appartieni!! Quando capirai che tu devi fare solo quello che voglio io!!!” la branco di nuovo, dopodiché le tolgo i vestiti (non strappandoli, ho solo quelli e non mi andava di comprarne altri) e la incateno al muro, dal cassetto prendo una frusta e comincio a colpirla. “ahhhhh! Ahh!! Ahh!!” urla la troia, “ahhh!! Che cosa devo sentire!! Avanti di grazie! Grazie master che mi punisci!!” continuo con più impeto “ahh!! Ahh! G-g-gra…” “avanti continua!!” “g-g-grazie master che mi punite!!!”. “ottimo” le dico smettendola di frustarla, sul suo corpo si vedono i segni, “adesso ricominciamo ...
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