La favola di Claudia
Data: 14/10/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Harry Tuttle
C'era una volta Claudia, una ragazza dalla chioma dorata e dagli occhi vispi. Questa storia incomincia quando Claudia scoprì la sua vera natura, all'epoca la giovane donna aveva da poco scoperto cosa fosse il sesso con un suo compagno di classe, aveva 18 anni. Il pensiero che la tormentava era "davvero il sesso è così noioso?" Provò a chiederlo alle sue amiche, ma ebbe risposte vaghe, inconcludenti. Probabilmente era stata l'unica tra loro che aveva già iniziato a sperimentare. Alla noia seguì l'apatia, i giorni a scuola si ripetevano, lei cercava di godersi i piccoli piaceri della masturbazione, ma anche quella spesso non riusciva a godersela, per colpa di un padre despota che la obbligava a rimanere sempre con la porta della camera aperta. A volte Claudia sentiva scopare i suoi genitori o udiva suo fratello maggiore Riccardo masturbarsi nella camera accanto e questo la faceva eccitare ancor di più. All'apatia seguì la frustrazione. In quella casa sembrava che tutti potessero godere, tranne lei. Tranne la piccola Claudietta, costretta a frequentare il suo compagno di classe per rimediare almeno una scopata a settimana, senza mordente, sul divano di casa sua quando non c'era nessuno. La scuola finì e Claudia decise di mollare il suo compagno di classe, senza spiegazioni. Lui predicava di amarla, a lei non fotteva un cazzo. Venne l'estate e con la bella stagione i genitori di Claudia erano soliti organizzare delle cene nel grande giardino di casa loro, invitando i loro più ...
... cari amici. In quelle occasioni Claudia si divertiva a vestirsi in modo provocante, con vestitini attillati e scarpe mozzafiato: ogni sera lo sguardo di tutti gli uomini al tavolo erano per lei. "Non mi possono avere perché sono tutti sposati, ma tutti mi desiderano." Con quel pensiero ogni sera andava a dormire e riusciva a godere toccandosi. Alla frustrazione seguì così la consolazione. L'estate però stava finendo, persino suo fratello aveva trovato una fidanzata, si chiamava Grazia. A lei faceva ridere questa situazione, Riccardo la trattava come una bambola di porcellana. Lei probabilmente avrebbe voluto un altro tipo di trattamento, infatti Claudia aveva notato che Grazia passava in rassegna con lo sguardo qualsiasi uomo passasse, sentì come un feeling verso sua cognata. A fine agosto il padre di Claudia organizzò una festa per il suo quarantasettesimo compleanno. Claudia pensava che avrebbe visto le solite facce, ma la situazione stavolta era più in grande, c'erano persone che non aveva mai visto o di cui non si ricordava nemmeno il nome, aveva inoltre notato come la quantità di alcool fosse a dismisura superiore alle altre cene. Probabilmente l'anno prima aveva vissuto la stessa situazione ma ne aveva pochi ricordi, forse perché aveva esagerato col bere. Anche quella sera Claudia aveva puntato su dei vestiti molto sexy. Indossava un vestitino nero che lasciava poco all'immaginazione e dei sandali alla schiava. A metà serata, quando i drink scorrevano ormai nelle vene di ...